Un vero e proprio scempio ambientale quello che si sta consumando a Vibo Valentia in Piazza Spogliatore dove sono in corso lavori di “recupero dell’area degradata”. A denunciarlo è il delegato del Wwf Italia per la Calabria Angelo Calzone che ieri ha inoltrato una Pec al sindaco Maria Limardo e all’ufficio lavori pubblici per chiedere di risparmiare gli alberi. Una richiesta caduta nel vuoto.

Tant’è che stamattina del verde che circondava la piazza non è rimasto quasi niente. Almeno sei gli alberi tagliati. Al loro posto, assicurano gli operai della ditta che sta eseguendo i lavori, verranno messe a dimora altre piante. «Non conosco il progetto dell’amministrazione comunale, ma speravo che gli alberi fossero risparmiati. Sono arrivato in ritardo – dice con amarezza-, ma almeno speriamo di riuscire a salvare gli alberi rimasti in vita».

Un taglio che non ha lasciato indifferente la comunità vibonese. Diversi i cittadini che a loro modo si son ribellati: «Ho chiesto agli operai cosa stessero combinando, mi hanno risposto che gli alberi vanno tagliati e che tanto ne ripianteranno altri, ma come è possibile? Gli alberi non si toccano – conclude-  gli alberi sono vita!».

 «Anche perché – aggiunge il delegato del Wwf Italia per la Calabria – fanno parte dell’ecosistema urbano, producono ossigeno e sono un riparo per uccelli. Bastava avere un po’ di sensibilità ambientale, cosa che è mancata sia nei progettisti che nell’amministrazione comunale. Per fare crescere un albero a queste dimensioni – ricorda  Calzone – devono passare 20 anni. Nei Paesi civili – conclude – si costruisce attorno agli alberi che vengono sempre salvaguardati, mai abbattuti come invece sta succedendo a Vibo Valentia»