Luigi Veronelli, il grande che sta all’enologia italiana come Dante sta alla sua lingua, amava ripetere che la vita è troppo corta per bere vini cattivi. Parafrasandolo - o meglio, applicandone il concetto di base all’ambito gastronomico e soprattutto territoriale -, potremmo declinare il comma seguente: la Calabria è troppo bella e le sue eccellenze troppo importanti per sbagliare ristorante. Per questo, chi vuole affidarsi a mano ferme e sicure nel frastagliato panorama enogastronomico regionale, dove il pressappochismo spesso si cela furbescamente ed è difficile da identificare ad occhio forestiero, non rimane che mettersi nelle mani di professionisti. Di gente cioè che ha curriculum, mestiere, relazioni e soprattutto amore. Amore infinito per questa terra di raro incanto produttivo.

Giuseppe ed Eleonora

Giuseppe Romano ed Eleonora Marcello, questo amore e questo curriculum ce l’hanno e da molti anni. Titolari del Me Restaurant a metà strada tra Pizzo Calabro e Vibo Marina, e comunque rientrante nella territorialità napitina, la coppia, affiatata nel campo professionale come nella vita, ha dato vita ad un locale elegante e discreto. Un giardino d’estate ed un buen retiro d’inverno, che nel culmine della bella stagione ripara i suoi clienti dalla calca, dalla folla e dal rumore del turismo di massa, e con i climi rigidi offre un  angolo di organizzazione, cura e professionalità, in un territorio sin ad oggi troppo inflazionato dalla piaga della ristorazione stagionale.

Cucina di territorio e di passione

Qui, la cucina di territorio viene plasmata dalla mano e dal gusto dei titolari, in una formula innovativa ed al contempo rispettosa delle specificità e della biodiversità calabrese. Un mix tra tradizione e creatività che in pochissimo tempo ha portato il locale ad essere segnalato da tutte le guide di riferimento del gourmet: ad iniziare dalla Michelin. E proprio la Michelin cita, a proposito del ME, la felice congiunzione tra il paniere delle eccellenze calabresi ed il sincretismo con la mano campana dello chef, giunto in Calabria per motivi professionali, e rimasto per amore, dopo essersi innamorato, sposato e messo in società con Eleonora Marcello, figlia d’arte e titolare dell’ex Olimpus, sui cui spazi oggi insiste il rinnovato locale.

La Michelin e le altre

“Ricavato dal restauro di un ex casale, (il ME) lo gestisce una coppia che propone ai propri ospiti una gustosa cucina mediterranea in cui si cita la Calabria a più riprese, ma anche la Campania, terra di origine dello chef”. Punti di forza: “una cucina di qualità” ed “un buon comfort”. La cucina di qualità non nasce spontanea, però. Sia ben chiaro, anzi: nasce solo dall’impegno e dalla passione di una vita. Quella che ha spinto il giovanissimo Giuseppe, sin dalla prima adolescenza, a decidere di voler fare lo chef: e di ispirare  a questa ambizione, oggi coronata, ogni azione della sua lunghissima carriera.

Ambasciatori della Calabria

Oggi Giuseppe è ambasciatore del Gusto. Porta non solo a tavola, ogni giorno, la splendida biodiversità della sua regione adottiva: ma la  comunica con entusiasmo e semplicità anche in televisione, alle grandi fiere di settore, nei palcoscenici della gastronomia internazionale, nelle trasmissioni di carattere enogastronomico e nelle riviste di settore, nei quotidiani e nei network nazionali, nei convegni e nelle associazioni di categoria che lo vedono, da anni, al centro di una serie di impegni e cariche incrociate, a testimonianza della sua grande apertura professionali.

La cucina

Tornando alla sua cucina, il ME offre alla regione Calabria una vetrina operativa e fragrante, un menù creativo capace di soddisfare anche il palato più esigente, una scelta delle materie prime che fa del rigore un mantra alla base di ogni piatto. Chi volesse affidarsi alla sua proposta, si appresta ad un viaggio tanto affascinante quanto sicuro alla scoperta dei sapori e dei profumi di Calabria. Si può optare per una degustazione di mare, di terra, o scegliere la carta, “alla scoperta della quale – garantisce la proprietà -sarete magistralmente supportati in sala”. Il consiglio? E sentirete la mano del Sud, anzi: dei Sud. Quello del pescato del Golfo di Lamezia, punto di forza da sempre della proposta. Quello della tradizione di Gragnano nelle paste e nei primi di pesce. Quello del Carnaroli della Piana di Sibari, ultima straordinaria riscoperta dei nostri chef, per finire con la pasticceria interamente curata da Eleonora, vera coccola finale. Da qui, si parte col sorriso, e sempre, inevitabilmente, con la voglia di tornare al più presto!

http://www.merestaurant.it/