Una delle frasi più vituperate – e a regione - dalle milizie del politically correct, attesta che “dietro ad ogni grande uomo, c’è una grande donna”. Ora, pur deprecando la subalternità presunta del genere, prendiamo in prestito l’assioma per traslarlo sillogisticamente e dire, senza tema di essere sementiti, che dietro ad ogni grande trasmissione che funziona c’è un grande conduttore.

39 anni di televisione

È questo il caso del format più solido e longevo della televisione calabrese: il fortunatissimo “permette Signora” di Pino Gigliotti, aka “Zio Pino”, che da 39 anni porta telecamere ed allegria nelle case dei suoi corregionali. Da tre anni, Gigliotti – uno dei protagonisti dell’infotainment territoriale, con frequenti trasferte estere, sulla scia dei rapporti in essere con le comunità di italiani residenti nei 5 continenti - è uno dei volti di punta del network LaC. A volerlo fortemente in squadra, l’Editore Domenico Maduli, capace di farlo traslocare, dopo vent’anni, da Teleuropa a LaC Tv.

La nuova casa: LaC

«Sono orgogliosissimo di far parte di questa squadra –racconta Gigliotti. E spero di proseguire qui la mia carriera, continuando a portare la realtà, in presa diretta, sul piccolo schermo. La prima volta che portai un caffè con telecamere al seguito nella casa di una persona normale, fu quasi 40 anni fa». Era il primo esperimento in Italia di “presa diretta”, di linguaggio televisivo aperto alla realtà senza infingimenti. Da lì a pochi mesi, sarebbe esploso nelle reti nazionali il fenomeno Chiambretti, che con il suo “Complimenti per la trasmissione” portava pastarelle nelle case degli italiani. E Gigliotti, ancora oggi, rivendica un primato, e consolida il format.

Permette, Signora?

«"Permette signora" è estemporaneo, in presa diretta, registra tutto: ma si muove sempre nel solco del rispetto, dell’educazione, dell’attenzione all’interlocutore: che nelle mie interviste è spalla, sparring partner, fondamentale per la riuscita della puntata. Non taglio mai nulla, quando registro – specifica il conduttore, vera star della tv regionale -. A meno che non subentrino turpiloqui o momenti che ledono la dignità di chi va in onda, che vengono rigorosamente cassati, voglio che il prodotto finale fotografi l’attimo per quello che è. Senza interferenze, senza infingimenti».

Campione di audience

Negli anni, la formula rimane sostanzialmente invariata, ed i suoi punti di forza continuano a farne l’appuntamento più seguito tra le trasmissioni di LaC tv. Gigliotti è il campione dell’audience. L’unico, tanto per intenderci, ai quali i tecnici televisivi chiedono un selfie. E oggi, la trasmissione presenta una versione classica (invernale): una stagione balneare, e diverse esperienze estere, che hanno visto il conduttore entrare nelle case e nei teatri canadesi, ospite della nutrita comunità italiana.

Empatia e talento

Ma il talento di Zio Pino non nasce per caso. Pochi sanno che lui nasce educatore professionale, con alle spalle 39 anni di esperienze in case accoglienza, gruppi appartamento, portato ad affrontare e gestire problematiche importanti, ragazzi disagiati, situazioni difficilissime. Essere counsellor psicologico gli ha aperto le porte dell’empatia, della comprensione immediata di chi ha di fronte e di cosa può aspettarsi, lo ha dotato dello sguardo acuto indispensabile per capire tempi, ritmi, reazioni dell’intervistato. «Se sai cosa devi aspettarti - specifica - capisci dove indirizzare il discorso, riesci a portare l’autenticità della situazione in tv, capisci con un’occhiata cosa quel determinato soggetto può darti, e come ottenerlo, in termini di dialogo».

Zio Pino in cucina

La stagione che verrà, ha portato una ventata di novità: “Permette Signora… in Cucina”, evoluzione gastronomica-familiare dello standard classico, che punta a raccontare l’utilizzo finale delle eccellenze del paniere calabrese: tanto quello familiare, domestico, quanto quello ricettivo, della ristorazione. Chiunque, insomma, utilizzi le nostre splendide materie prime, con qualche concessione ai ristoranti gourmet. Zio Pino racconta il piatto partendo dal prodotto, ma soprattutto dall’atmosfera, dalla gestualità tradizionale e non, dall’approccio. Ogni tanto, ci troviamo nelle aziende manufatturiere: torrefazioni, cantine, produttori. altre volte, nelle gastronomie dei supermercati...Ma il punto di forza rimane sempre il legame con la terra, il chilometro zero, l’autenticità.

Canada, arriviamo

In futuro, l’obiettivo di gettare un ponte permanente con il Canada, paese che lo ha visto più volte protagonista, in tv ed in teatro. «Mi è capitato di entrare in contatto con la Chin Radio TV, prima emittente del paese. Sto lavorando per organizzare una produzione congiunta con loro, o altra emittente canadese. La forza della comunità italiana è massima, e il format, ovunque sia andato, ha riscosso un successo enorme. Segno che i tempi sono maturi per avviare una collaborazione permanente, e gettare un ponte tra due paesi e due televisioni»