VIDEO | È approdata nel network LaC diversi mesi e oggi è alla conduzione di alcuni format insieme a «una squadra di colleghi straordinari»
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Dietro la cattedra ma anche dietro al microfono. Palma Serrao è la professoressa, giornalista e speaker che non ti aspetti. Dal sorriso sempre all'erta, pronto ad andare incontro ai suoi alunni e ai telespettatori che la seguono con affetto sul piccolo schermo. Preparata, sul pezzo e solare, è uno dei volti del network LaC con cui collabora ormai da qualche tempo.
«Sono approdata ufficialmente sui canali del network - racconta Palma - come opinionista nel programma "Play Generation" in onda su LaC OnAir nell'ambito di un progetto prestigioso ed innovativo sulla radiovisione in Calabria». Un inizio entusiasmante che l'ha portata poi alla conduzione di alcuni format tv anche su LaC Tv assieme ad una squadra di colleghi che definisce straordinari.
C'è da chiarire però che l'amore per il giornalismo, nel cuore della professionista calabrese, ha radici profonde. Bisogna puntare lo sguardo verso il passato, riavvolgere le lancette delle stagioni che scorrono e diventano anni, fino a raggiungere i tempi dell'infanzia di Palma e scoprire una bambina curiosa, intenta a giocare a fare la giornalista per un fantasioso telegiornale dietro una scrivania di casa.
Il primo vero contatto con la televisione avviene ai tempi del liceo grazie ad un professore di filosofia, autore e conduttore del programma televisivo "Libraria" in onda su Telespazio Calabria, che consente a Palma di realizzare una serie di interviste e soprattutto di accorgersi che nel suo futuro il giornalismo sarebbe entrato a farne parte in maniera costante.
Da lì in poi seguono collaborazioni con varie testate locali, sia per la stesura di articoli che per la conduzione di format web, televisivi e di eventi pubblici.
«Inoltre - aggiunge il volto del network LaC - ho coltivato quella che era la mia seconda vocazione: mi sono laureata presso l'Università della Calabria in Filologia classica e sono diventata una prof. di italiano, storia, geografia, latino e greco. La consapevolezza del valore del mondo classico nella sua complessità mi ha conferito un grande dono, ovvero la creazione di una mens critica solida, tutta orientata verso valori che secondo me dovrebbero appartenere all'anima del giornalismo: la genuinità, la gratuità ma soprattutto il protendere verso un modello di bellezza non rilegato ad un'estetica puramente formale ma che vada dritto verso la dimensione autentica dell'essere».
Cosa augura ai colleghi? Di andare sempre "ad maiora", verso cose migliori. E, a sentirla con attenzione, si capisce che ci sono sincerità e affetto in mezzo alle sue parole.