L'attore racconta l'amore per la sua regione e l'avventura a LaC che lo ha visto protagonista in tv in diverse trasmissioni: «Il mio progetto immediatamente sposato»
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Calabrese? Sì, al 300 per cento! Nunzio Scalercio tiene a ribadirlo a più riprese: ama la sua regione al punto da oltrepassare ogni misura. Quando si è innamorati d'altronde è così: cadono le regole, vengono giù i confini, sbiadiscono i contorni. Quello di Nunzio è un legame viscerale con la Calabria che si esprime anche attraverso la passione per i dialetti che animano e corrono tra i piccoli e i grandi centri della regione e di cui il volto di LaC adora intercettare le sfumature, i particolari, i dettagli che li rendono singolari sul palcoscenico del mondo.
Attore di lungo corso, Cosentino doc, Nunzio inizia la sua carriera artistica tra i microfoni e i cavi delle prime radio libere della città bruzia. Ore ed ore di trasmissioni prima di essere chiamato dalla Rai per la realizzazione di un programma dal titolo "Radiospia". Un'esperienza importante che si aggiunge ad altri preziosi traguardi raggiunti nel corso degli anni.
«Subito dopo il diploma di attore teatrale, sono stato al Centro di drammaturgia europea - racconta l'attore -. Sono sceso poi in Calabria proprio con quell'istinto della "restanza" per poter fare la mia attività per i calabresi, per il mio popolo».
La collaborazione con il network LaC prende il via con la realizzazione di un programma da subito entrato nel cuore dei calabresi: The Nunzio Scalercio Show. Un appuntamento che ogni sabato sera su LaC Tv ha permesso all'attore cosentino di indossare più maschere, dal personaggio ricco di Portofino al mago che prevede il passato. Un volto, quello di Nunzio, apparso anche su LaC OnAir all'interno di un contenitore umoristico arricchito da musica ed informazione. Tra le ultime esperienze sul piccolo schermo, Nunzio ricorda con piacere "Buongiorno in Calabria", format in onda ogni mattina su LaC Tv dalla suite aeroportuale di Lamezia Terme in compagnia della collega Simona Tripodi per suonare la sveglia ai calabresi con allegria e con la giusta dose di serietà.
Nunzio è un attore. È abituato a recitare. Ma levati i panni dei personaggi interpretati e tolta la maschera mastica soltanto il linguaggio della verità: «LaC è stata molto importante per me in un periodo in cui il mondo s'è fermato, quasi come se fosse all'interno di un film di fantascienza - racconta l'artista ripensando al periodo segnato dal Covid -. Era chiuso tutto, erano chiusi anche i teatri per cui ho presentato un progetto che è stato immediatamente sposato». Ed è lì che tutto comincia, l'avventura che lega il network LaC a Nunzio Scalercio e che irrobustisce il suo amore senza margini per la Calabria.