VIDEO | La giornalista lavora nella sede di Roma di ViaCondotti21 da ormai un anno: «Ho ritrovato la passione per la professione»
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Fin da bambina desiderava scrivere. Non sapeva bene cosa voleva fare nella sua vita, anzi c’erano troppe cose che voleva fare, di una sola cosa era certa: voleva scrivere.
Per questo è stato quasi naturale per lei iscriversi a Lettere e dopo la laurea collaborare con alcune testate locali. Ha scritto di cultura, attualità e politica, sua passione da sempre.
Marcella Mastrobuono è arrivata ViaCondotti21 nel maggio 2022, dopo un periodo in cui si era allontanata dal giornalismo e aveva fatto altre scelte. «È stata semplicemente la vita, che spesso ti porta dove non ti aspetti».
Quando arriva l’occasione di ritornare alla Comunicazione decide di lasciare la sua città, Napoli, per trasferirsi a Roma.
«Non avevo nessuna intenzione di tornare a fare la giornalista» - dice - «Ricordo il primo colloquio che ho fatto con Paola Bottero e Alessandro Russo, gli ho detto che volevo solo fare comunicazione, ma che se serviva potevo dare una mano ai colleghi dell’informazione. Alla fine, un pezzo per LaC News24 ogni tanto e mi sono ritrovata giornalista senza neanche accorgermene. È qui che ho ritrovato la passione per la professione».
Ed è dagli studi de LaCapitale, che arriva la grande sfida della tv: «Paola e Alessandro mi hanno quasi spinta davanti alla telecamera, io proprio non volevo. Mi hanno mandata a Milano a seguire una manifestazione contro le mafie, che era stata una delle prime cose di cui mi ero occupata su LaC News24. Dovevo solo fare delle interviste, non so neanche io come mi sono ritrovata in collegamento in diretta con il telegiornale. Ero terrorizzata. Quello è stato il mio battesimo».
Da allora Marcella Mastrobuono si occupa anche dei servizi per le trasmissioni in onda da ViaCondotti, è stata spesso in studio con il direttore editoriale Alessandro Russo e si è occupata anche della costruzione di alcune puntate dei format della Mezz’ora da LaCapitale come Piazza Parlamento, LaCapitale Speciale ed Eventi, dalla scrittura al montaggio.
«Qui ho conosciuto un tipo di giornalismo diverso, ho capito che potevo farlo non solo con la parola scritta ma anche, anzi soprattutto, con le immagini, la voce e la faccia».