Floriano ha il sorriso franco solare del ragazzo soddisfatto, fiero, e consapevole di essere arrivato nel posto giusto al momento giusto. 28 anni, origini venete, il giovanissmo tecnico  arruolato quest'anno eredita dal nonno l'atteggiamento stakanovista tipico dei suoi antenati del nord-est. Un approccio che gli ha fatto guadagnare la fiducia immediata di colleghi e proprietà, e che ha fatto dimenticare in un batter d'occhio la sua relativa mancanza di formazione specifica. In LaC arriva per caso, a Febbraio di quest'anno, dopo anni di lavoro relativamente vario ma sostanzialmente precario. Incarichi eterogenei, affrontati tutti con impegno e serietà: Floriano si era fatto apprezzare come cameriere, manutentore edile e commesso in un centro commerciale. Grazie alla sua passione per la tecnologia, entra infine nel mondo che sognava. Ed oggi è un tecnico televisivo, lavora all'emissione di LaC Tv.

Un apprendista appassionato

«Cercavano un apprendista, un ragazzo che volesse cimentarsi con i computer: io ero uno smanettone. Esperienza nel settore poca, ma passione tanta, sin da bambino. Quando sono arrivato in tv, dove mi sono presentato direttamente, grazie ad un contatto comune con il direttore di rete Franco Cilurzo, non avevo idea di come sarebbe andata a finire. Una volta accettata la candidatura ad un periodo di prova, non potevo neanche sapere se fossi stato all'altezza dell'incarico, data l’assenza di competenze informatiche a parte quelle da autodidatta. So solo che ero mosso da una grandissima passione, e che mi sarebbe piaciuto cimentarmi in questo lavoro. E così è stato oggi».

L'emissione, una macchina perfetta

Floriano è uno degli operatori di playout. «Gestisco l’emissione di tutti i canali di LaC: LaC tv, il Vibonese Tv LaC Airport, LaC Shopping. Io i miei colleghi gestiamo i palinsesti televisivi, la messa in onda di tutti i programmi, e ci occupiamo anche della catalogazione dei file in onda ogni giorno. Abbiamo un archivio di 60 terabyte, ed è quasi pieno…. Produciamo e gestiamo tantissimo materiale. E questa cosa mi piace, è una bella sfida. Sono contento di essere arrivato qui. Dopo un paio di settimane di prova al fianco di Antonio Paglianiti, ho avuto modo di incontrare Maria Grazia Falduto e Domenico Maduli. Sono grato ad entrambi per avermi dato questa opportunità: nonostante fosse palese la mia mancanza di preparazione specifica, e nonostante non abbia mai fatto mistero di essere digiuno della materia, si sono fidati della mia passione, della mia voglia di fare. E anche se mi sono sempre impegnato sul lavoro in ogni mia precedente esperienza, non avevo mai sperimentato questo entusiasmo, questa serenità».

Basta precariato

« Spero di aver archiviato una volta per tutte la vita da precario che ho fatto fino ad oggi: e spero di potermi formare in modo sempre più approfondito. Devo dire che stando qui, a contatto con tutti i mestieri dell’informazione, mi sono incuriosito: sono attratto anche dalle telecamere, e non nego che mi piacerebbe provare a fare qualche ripresa. Le tecnologie mi piacciono tutte e voglio sperimentarle. Certo, no non mi vedrei mai nei panni del giornalista. Voglio rimanere comunque dietro le macchine!». 

Compagni d'avventura

Infine, il rapporto con i suoi compagni di avventura professionale. «Grazie ai miei colleghi sto vivendo un periodo di grande serenità. Tra di noi non c'è invidia, non c'è malizia, non c'è nessuno che ti guarda storto, che ti prende di mira, o punta il dito contro di te. Sono tutti professionisti, tutti pronti a darti un consiglio, sempre disponibili a tenderti la mano. A contatto con loro ho imparato e sto imparando tantissimo, ogni giorno di più. Il mio primo e più importante maestro è stato Antonio Paglianiti, un pozzo inesauribile di informazioni e di competenze. Non finirò mai di ringraziarlo. Il mio futuro lo vedo qui: vorrei crescere e specializzarmi in seno a questa azienda. Ma già oggi, già così sono fiero ed orgoglioso di essere approdato al network. Ed anche per questo, cerco sempre di dare di più, di alzare l’asticella dell’impegno, di andare oltre le mansioni che mi toccherebbero sulla carta. Sto facendo davvero del mio meglio. e spero venga apprezzato».