L’enogastronomia calabrese formato televisivo ha il volto e la voce di Emily Casciaro: la giornalista professionista 38enne protagonista del felicissimo “Parla lo chef”, trasmissione di LaC Tv dove ogni settimana, i giovani maestri dell’alta cucina calabrese i volti nuovi, le realtà più promettenti della scena gourmet dal Pollino allo Stretto si raccontano e si mettono all’opera a favore di telecamera. I viaggi di Emily su e giù per le più interessanti cucine della Calabria vanno in onda in onda ogni Sabato alle 21:00 (caale 19 del DTT). Cibo, cucina, territorio e i prodotti tipici indagati e raccontati attraverso l’occhio del grande professionista, dello chef, ogni settimana diverso, che la nostra conduttrice accompagna dal mercato ai fornelli alla sala nell’arco di un’intera giornata

Una conduttrice completa

La Casciaro, in forze al network proprio per l’arcinota ed indiscussa competenza in materia, e deus ex machina di un format ormai più che consolidato, ha il volto gentile, i modi garbati, l’eloquio spedito e disinvolto di chi ama il suo lavoro, e lo domina completamente. E tutti sanno che aldilà della sfera dell’alta gastronomia, Emily è una conduttrice a 360 gradi. Formata, completa e con una profonda e decennale esperienza giornalistica: e questo, a dispetto di una giovanissima età.  Come nasce questa molteplicità e questa duttilità? Abbiamo raccolto la sua testimonianza, il suo racconto di una vita dedicata alla passione per il piccolo schermo. Un racconto fatto di grandi amori, di emozioni e di pagine drammatiche: che tuttavia hanno contribuito a rafforzare in Emily la consapevolezza della sua vocazione.

Dall'università alla tv

«Sono una giornalista professionista di 38 anni – racconta - . Ho iniziato a 19 anni. Una tv locale di Cosenza, Metrosat Tv, nata da poco, cercava volti nuovi da inserire. Io mi ero appena diplomata, mi ero iscritta all’Università, alla Facoltà di Scienze Politiche, e cercavo un lavoretto per mantenermi. Così ho accettato la sfida, ed ho iniziato per caso, quasi per gioco». «Dalla sera alla mattina mi sono ritrovata catapultata nella vita di redazione. È stata una grande palestra di vita, che ho avuto la fortuna di frequentare sotto la guida di giornalisti come Antonio Laurito, Genevieve Makaping, Mariuccia De Vincenti. Un pezzo della storia televisiva cosentina e calabrese. Conducevo il tg, mi occupavo di trasmissioni di approfondimento, seguivo la cronaca nera. Oggi posso dire che la tv è stata il mio primo amore, ed il giornalismo la mia strada».

 

L'amicizia più importante

«A Metrosat avevo incontrato Maria Rosaria Sessa, che presto era diventata per me la collega più affiatata, oltreché la mia migliore amica. Una sorella maggiore, una collega che resterà sempre nel mio cuore. Nel mio, e di quanti hanno avuto la fortuna di conoscerla. Purtroppo, come è noto, rimase vittima di un brutale assassinio, un femminicidio per mano del suo fidanzato, nel dicembre del 2002. E quel fatto mi ha segnato profondamente. Da allora, nel suo ricordo, il mio impegno è quello di essere sempre in prima linea in iniziative volte all’informazione in materia di violenza di genere, femmicidio, abusi. Quando penso ai miei sogni - che erano anche i suoi – sento che devo essere due volte più forte per riuscire a concretizzarli. Lo devo anche a lei, che non può più concretizzarli. «Sempre in quegli anni, erano i primi del 2000, iniziai a collaborare al Quotidiano della Calabria e poi a La provincia cosentina, dove mi occupavo delle pagine culturali. Nel 2008, due anni dopo essermi laureata, superai l’esame professionale e diventai giornalista professionista. Ad un certo punto decisi che avevo voglia di fare altro: iniziai così ad occuparmi di comunicazione pubblica e uffici stampa».

In regione 

Dopo un master a Tor Vergata lavorai per un anno al seguito dell’allora presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, gomito a gomito con Pantaleone Sergi, firma storica di Repubblica e suo portavoce». «Continuai ad occuparmi di uffici stampa fino al 2014, anno in cui decisi di ritornare in tv. Una storia che ricorda il ritornello di quella celebre canzone, “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”! Prima approdai ad una televisione regionale con sede a Crotone, Rti Calabria: e nel 2015 dopo un incontro fortunato con il presidente Domenico Maduli, giunsi a LaC tv. Entrare nella squadra del network LaC per me è stato come tornare ad un grande amore. Ho trovato una realtà stimolante, giovane, una governance lungimirante e aperta all’innovazione… e qui, spero di restare per nuovi progetti, nuove idee, nuovi format».

Politica e cucina

«Sono partita di supporto a Pubblica Piazza, una trasmissione in diretta il venerdi pomeriggio curata dal direttore responsabile di Lacnews24.it Pasquale Motta, collegamenti dalle piazze calabresi, ospiti in studio. Sempre nello stesso anno ho condotto format come Expo Calabria, Verde Regione e poi Correnti Estive, format sempre di approfondimento politico». «Oggi conduco la trasmissione Parla Lo chef, un format nuovo che non è una trasmissione di cucina. Da brava giornalista, racconto storie: quelle di giovani chef emergenti che stanno rivoluzionando la gastronomia calabrese proponendo un’alta cucina, innovativa, di qualità e che valorizza i prodotti di eccellenza della nostra terra. Schegge di vita, insomma. Quelle che ho sempre cercato di raccontato nei miei servizi tv o nelle mie trasmissioni». «A LaC ho trovato il mio ambiente naturale. Mi piacerebbe, in futuro - ora che i miei figli sono un po’ più grandi e posso dedicare più tempo al lavoro - tornare a fare news. Quello che mi manca di più oggi, infatti, è il contatto con la gente, i ritmi frenetici della redazione, l’adrenalina della diretta. Un mio sogno? Tornare a leggere il tg».