Fabrizio Pirillo non ha saputo dire “No” alla chiamata dell’Amantea, ha salutato il Castrovillari d’Eccellenza dove era il secondo di Alfonso Caruso e si è messo a disposizione della blucerchiata.

Miglior esordio non poteva sperare, chiamato a rilevare Andrea Parentela sulla panchina dell’Amantea. Nella gara interna che battezzava il neotecnico, la squadra ha incassato i 3 punti con il minimo dei risultati ottenuto ai danni del VE Rende.

«La prima non è stata una partita bellissima – ammette con onestà mister Pirillo ai nostri microfoni -ma siamo riusciti a spuntarla. Già il cambio di allenatore ti dà uno scossone – continua Pirillo - la squadra si è comportata bene, messa bene in campo con sacrificio e passione, siamo riusciti a spuntarla. È stata importantissimo vincere per la classifica».

Nel cambio, il nuovo tecnico spesso concentra il proprio lavoro quasi esclusivamente sull’aspetto mentale che, abbinato a quello fisico, riesce a dare motivazioni: «Ho trovato una squadra in difficoltà, sia morale sia numerica, diversi giocatori che aveva portato Andrea (Parentela ndr) sono andati via, io non li ho proprio trovati. Ma sono contento, il gruppo che è rimasto ha risposto bene. Questa settimana abbiamo lavorato benissimo, sono contento di come mi sta seguendo il gruppo. Naturalmente siamo risicati e spero nel breve tempo possibile di riuscire a infoltire la rosa con almeno tre o quattro arrivi».

Domenica test importante sul campo del Trebisacce: «Penso sia la squadra più in forma se non la più forte vista la continuità di progetto – l’analisi di Pirillo sul prossimo turno -, i quattro lì davanti, escluso Caceres, già l'anno scorso hanno fatto benissimo. Quest'anno sono ancora più organizzati e Malucchi è un allenatore importante per la categoria, che fa giocare bene – conclude il tecnico - per questo abbiamo qualche pensiero in più».