Dopo l’entrata in vigore dell’obbligo del certificato dematerializzato il presidente provinciale dei medici generici assicura la linearità delle prescrizioni. Mentre gli anziani poco tecnologici avranno bisogno di assistenza
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Apprensioni fuori luogo oppure fondate? Lo vedremo nelle prossime settimane. Fatto sta che di ricette mediche digitali si parla già prima della pandemia, ma con la recente manovra di fine anno il Governo ha stabilito l'abolizione dal primo gennaio 2025 di ogni documento cartaceo. I medici di famiglia pertanto dovranno emettere ai pazienti prescrizioni solo tramite mail o SMS.
«Non c'è motivo assolutamente di preoccuparsi né da parte dei medici né da parte dei cittadini – afferma il segretario provinciale della Federazione Medici di Medicina Generale di Catanzaro Gennaro De Nardo – Si tratta solamente di realizzare lo step finale della dematerializzazione che doveva essere già vigente all'epoca del lancio di questa procedura».
Sms, mail o fascicolo sanitario
Cellulare in mano dunque oppure occhio alla poste elettronica. «Il medico di famiglia redige la prescrizione su una piattaforma nazionale, dopo di che la procedura può essere inviata telecamaticamente con essenzialmente tre modalità:una è quella di trovare la prescrizione sul fascicolo sanitario dell'utente, poi c’è l’invio telematico attraverso posta elettronica ed infine attraverso Sms».
Congiunti e care-givers
A preoccupare le farmacie già da tempo comunque attrezzate è solo qualche improvviso blocco informatico, mentre i pazienti anziani meno adusi alla tecnologia dovranno essere supportati da parenti o caregivers.
Una buona notizia comunque c'è, i farmaci da banco non avranno bisogno di alcuna ricetta.