L'ex sindaco ha atteso la conclusione della lettura del dispositivo nella sua Riace, nella piazza del “villaggio globale”, circondato da amici e sostenitori
Tutti gli articoli di Attualità
Mimmo Lucano ha atteso la sentenza nella sua Riace, nella piazza di quel “villaggio globale”, circondato da amici e sostenitori. Abbracci e applausi hanno accompagnato il post lettura del dispositivo.
La sentenza
In appello sono crollate le accuse contestate all'ex sindaco di Riace. I giudici della Corte d'appello di Reggio Calabria, infatti, lo hanno condannato ad un anno e sei mesi di reclusione, con pena sospesa, contro la richiesta della Procura generale di 10 anni e 5 mesi e stravolgendo la sentenza di primo grado del Tribunale di Locri che gli aveva inflitto 13 anni e 2 mesi di carcere per associazione per delinquere, truffa, peculato, falso e abuso d'ufficio.
Angoscia e gioia | La rivincita di Mimmo Lucano: «È la fine di un incubo, ora la Rai mandi in onda la fiction su Riace»

La festa
Dalla lettura del dispositivo emerge che la Corte ha assolto Lucano dai reati più gravi. La Corte ha assolto tutti gli altri 17 imputati. I suoi sostenitori hanno festeggiato la sentenza, dentro e fuori dall’aula della Corte d’Appello di Reggio Calabria, con abbracci e scroscianti applausi. L’accusa, rappresentata dai sostituti procuratori generali Adriana Fimiani e Antonio Giuttari, aveva chiesto per Lucano la condanna a 10 anni e 5 mesi di reclusione.