È una società in sofferenza quella del Volley Soverato e il presidente Antonio Matozzo non nasconde le difficoltà di mandare avanti una squadra che da 14 anni consecutivi gioca in serie A2 femminile. «La soddisfazione più grande è di essere ancora in A2, il grande rammarico è di non essere mai riuscito a entrare nello spirito delle nostre piccole e medie imprese che possono sicuramente darci una mano e che possono addirittura dare il nome alla Volley Soverato dandoci qualche soldino, che scaricano, tutto fatturato. Ma questo meccanismo non sono riuscito a farlo capire a nessuno. Per cui, come vado avanti? Chiedendo aiuto a piccole attività della zona, questo però non può durare a lungo perchè le giocatrici hanno un prezzo. Molte di quelle che sono passate da qui, ora giocano in A1 e hanno dovuto lasciare Soverato - racconta -. Ancora oggi alcune continuano a venire a trascorrere le vacanze qui con le loro famiglie. Io sono un presidente passionale ma inizio ad avere qualche crepa perchè nessuno ci aiuta, è tutto basato sul mio entusiasmo e sui miei sacrifici».

Quale futuro per la squadra?

Intanto la sqadra è reduce da una pesante sconfitta contro Costa Volpino. «Quest'anno non siamo riusciti ad allestire una squadra competitiva, tant'è che stiamo giocando i play out, con la speranza di venirne fuori e rimanere in A2, perchè per la prima volta mi sono fidato di altre persone e non sono andato io personalmente a cercare le giocatrici una per una. Ovviamente è un errore che, se dovessi continuare a fare il presidente, non commetterò mai più». C'è dunque il rischio che si chiuda un'importante pagina per lo sport calabrese: «Non c'è il rischio, è quasi una certezza – sottolinea Matozzo - perchè se questa società dovesse retrocedere, è difficile che io abbia la voglia di ricominciare da capo in B1 anche perchè è vero che potrei chiedere di essere ripescato ma non l'ho mai fatto. Ho iniziato dalla prima divisione, dalla Pgs e vincendo sempre sul campo le partite siamo arrivati a questi livelli. O noi riusciamo a uscire da queste sabbie mobili della retrocessione oppure Matozzo rischia di non voler più fare pallavolo e sarebbe un peccato».

Le difficoltà per lo sport calabrese

E mentre ci si prepara alla prossima sfida casalinga di domenica contro Lecco, cresce la consapevolezza che in Calabria fare sport a certi livelli sia impresa non facile: «Sull'onda di quello che è stato un grande presidente di calcio, Ceravolo, noi stiamo mandando avanti questa squadra. Nelle altre città fanno a cazzotti per mantenere una categoria di A2, invece qui in Calabria, a Soverato per esempio, si da pochissimo conto a questa categoria importante. Noi giriamo l'Italia, abbiamo giocato a Como, a Milano e così via. Il costo del biglietto per assistere alle partite è di sei euro, per andare a vedere le partite di calcio se ne spendono molti di più. Senza nulla togliere a chi ha la passione per il calcio ma anche la pallavolo è uno sport nobile».

L'appello ai tifosi

«Bisogna capire che è una risorsa per Soverato quindi venite al palazzetto, fate il tifo, vinciamo, battiamo questo Lecco e tutte le altre squadre che devono venire a giocare. Salviamoci e rimaniamo in serie A2 così rimarrà anche il presidente» conclude sorridendo.