La Nazionale di pallavolo sale sul tetto d'Europa. In finale battuti gli sloveni per 3-2: tra i protagonisti del successo il pallavolista nato a Cariati ma cresciuto a Rossano
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É un'estate incredibile ma soprattutto vincente per lo sport azzurro. Dal trionfo agli europei di calcio, alle tante medaglie conquistate alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi. Il 2021 dello sport italiano è da record. Anche per la Calabria sono arrivate tante soddisfazioni. Nel calcio Domenico Berardi da Longobucco e l'oriundo Emerson Palmieri, con antenati di Corigliano Rossano, hanno alzato al cielo di Wembley la Coppa degli Europei.
Soddisfazioni dalle Olimpiadi di Tokyo con tanti atleti del sud a trionfare e nei 100 metri il successo di Macell Jacobs, legato alla Calabria per via del papà putativo di Rosarno. Le reggine Anna Barbaro ed Enza Petrilli sono salite entrambe sul secondo gradino del podio nelle Paralimpiadi in Giappone, rispettivamente nel Triathlon e nel tiro con l'arco.
In questa ultima domenica d'estate, lo sport calabrese festeggia invece insieme a Daniele Lavia, nato a Cariati nel 1999 ma cresciuto a Rossano. Attualmente in forza alla Trentino Volley, Lavia iniziò la sua carriera professionistica indossando la casacca del Corigliano dal 2014 al 2016, con i rossoneri disputò i campionati di A2 e B1. Il pallavolista calabrese, 2 metri d'altezza per quasi 90 Kg di peso, è stato il top scorer della finale di questa sera, con ben 21 punti realizzati. Una prestazione importante, quella di Lavia, che ha contribuito alla vittoria della Nazionale, capace di battere in finale la Slovenia per 3-2.
A Katowice gli azzurri si impongono al tie-break con i parziali di 22-25, 25-20, 20-25, 25-20, 15-11. Per l'Italvolley è il settimo successo continentale, il promo dal 2005. Strepitoso il torneo dei giovani azzurri (età media 24 anni) che chiudono il torneo continentale da imbattuti con 9 vittorie di fila. Il successo dei ragazzi del ct De Giorgi arriva 15 giorni dopo il trionfo della Nazionale femminile e completa la straordinaria estate per lo sport italiano, condito (anche questa volta) da più di un pizzico di Calabria.
La Calabria in finale non è solo Lavia
Daniele Lavia ha trionfato insieme alla Nazionale azzurra, ma dall'altra parte della barricata, anche in casa Slovenia c'era un pò di Calabria. Il coach della Nazionale slovena Alberto Giuliani, è italiano e in passato ha anche allenato la Volley Corigliano, nel suo staff c'è anche Alfredo Martilotti, vice allenatore e nativo di Cassano allo Ionio.
La cronaca della finale
De Giorgi inizia la finale schierando il consueto schieramento che prevede la diagonale Giannelli-Pinali, Lavia e Michieletto i martelli, Galassi e Anzani i centrali con Balaso libero.Primo set iniziato con la formazione tricolore contratta e condizionata da qualche sbavatura in ricezione che ha condizionato lo sviluppo della manovra. De Giorgi a quel punto ha inserito Recine al posto di Michieletto per migliorare un la ricezione. Gli sloveni hanno comunque continuato a giocare la loro gara ordinata approfittando dei numerosi errori degli azzurri incrementando progressivamente il vantaggio (16-13, 21-14) complici anche i numerosi errori in battuta di Giannelli e compagni. Nonostante tutto, però, gli azzurri si sono rifatti sotto fino al -1 (23-22 Slovenia), ma ancora un errore al servizio (7 in totale nel parziale) ha regalato alla Slovenia la prima palla set sfruttata al meglio da un ace di Sket entrato appositamente: 25-22 e 1-0 per la Slovenia.
Il secondo è cominciato con gli azzurri apparsi migliorati in ricezione, ma comunque non in grado di accumulare un buon margine di vantaggio (11-10). Nonostante questo capitan Giannelli ha guidato i suoi nei momenti più difficili fino a nuovo allungo azzurro (18-14). Nel finale le squadre sono rimaste a contatto (22-20 per gli azzurri), ma è stato il muro (5 nel parziale) il fondamentale grazie al quale il sestetto tricolore ha portato la situazione in parità grazie al 25-20 conclusivo.
Terzo set iniziato subito a ritmi molto alti e con gli sloveni in grado di accumulare un primo vantaggio (11-8) dopo che in avvio la situazione si era mantenuta in parità (7-7). La ricezione azzurra ha però ha nuovamente mostrato segni di cedimento con De Giorgi che a quel punto ha giocato la carta Piccinelli (esordio per lui nella manifestazione) concedendo a Balaso minuti di riposo. Proprio il cambio di libero ha propiziato il parziale recupero del sestetto tricolore portatosi prima sul -1 (20-19) e poi sul 20-20 grazie a un ace di Giannelli. Slovenia sul +3 (23-20) con il break decisivo fino al 25-20 conclusivo ancora grazie alla ricezione italiana in evidente affanno. Gli azzurri, per la prima volta dall’inizio della manifestazione si sono trovati in svantaggio.
Nel quarto De Giorgi ha inserito Romanò al posto di Pinali, ma gli sloveni hanno continuato a sfruttare le zone di conflitto della fase difensiva azzurra; se si aggiunge poi che la battuta nelle fasi iniziali non è stata efficace come di consueto ciò che ne è derivato è stato un nuovo vantaggio sloveno (13-12). Un buon turno al servizio di Lavia ha però improvvisamente invertito la rotta fino al 17-13 per gli azzurri e nel finale thriller un muro di Ricci (nel frattempo entrato) e un buon turno al servizio di Romanò hanno portato la gara al tie-break grazie al 25-20 conclusivo.
Tie-break subito in salita (0-3), ma Romanò in trance agonistica ha ricucito lo strappo (4-4). Gli azzurri però a quel punto sono diventati inarrestabili: 11-7, 12-8 e trionfo con il 15-11 finale.