Nella decima giornata del girone C la Digem ha dominato la scena superando per 3 set a uno la New Teosidos. Per il team della presidentessa Rosetta Scozzafava, sabato match in trasferta a Gioia Tauro
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La New Teosidos lascia il PalaMarcellino di Marina di Gioiosa con l’amaro in bocca. Questa volta la Digem – Tavernese Odontoiatria e Medicina ha dominato la scena e ha concluso il match – valido per la decima giornata del girone C di Serie C - vincendo tre set contro uno. Di scena, sul parquet jonico, una bella difesa che ha contribuito fortemente alla vittoria.
«È il frutto di un lavoro meticoloso che sto svolgendo con le mie atlete», ha dichiarato un soddisfatto Di Garbo. Il tecnico della Digem colleziona due vittorie consecutive e punta ad una zona di classifica che ritiene più adatta alla sua compagine.
Si è trattato di uno scontro diretto, di una partita affrontata con agonismo e ricercata in ogni giocata. Due set di vantaggio per la Digem, poi sei punti di vantaggio nel terzo ma questo è un set che si aggiudica la Teosidos. Concentrate le ragazze di Massimiliano di Garbo e della presidentessa Rosetta Scozzafava, affrontano con dedizione il quarto set e ottengono la vittoria definitiva. Si chiude una finestra e se ne apre un’altra, già sabato a Gioia Tauro.
Il team di Rosetta Scozzafava sta vivendo un periodo di assestamento bello ma difficile. Bello soprattutto se si considera la crescita progressiva del gruppo, un nucleo di ragazze che deve ancora conoscersi e che proviene da trascorsi diversi. Panetta ML e Foti provengono da un’esperienza in Sicilia, con vittoria del campionato di C, la Negro ha splendide caratteristiche tecniche e sta vivendo una stagione di alti e bassi, la Roccisano è una nazionale apprezzata nel panorama giovanile ma non dimentichiamo che Di Garbo ha perso una pedina fondamentale, ovvero Martina Greco.
Con le baby in netto miglioramento la squadra prova a non avere punti deboli, parte dalle atlete fresche di mercato e le alterna con altre pedine di belle speranze. Qui sta il gioco Digem, guardare avanti e valorizzare per la prospettiva futura dell’atleta.