«Sappiamo le difficoltà che riserva il campionato di Serie B. Siamo solo agli inizi». Esordisce così l’allenatore del Catanzaro Vincenzo Vivarini, che è intervenuto ieri sera durante la trasmissione di Lac dedicata al calcio “11 in Campo”. «Devo ancora capire le potenzialità che hanno i nuovi arrivati, devo avere ancora il tempo di inserirli nei nostri principi di gioco. Però il nostro obiettivo per il momento è rimanere in questo campionato, perché lo dobbiamo a Catanzaro, soprattutto per l’entusiasmo che stanno facendo vedere i tifosi ogni partita. Abbiamo delle grosse responsabilità nei loro confronti».

Su questo inizio di campionato spumeggiante il mister ha affermato: «Intanto mettiamo fieno in cascina. Abbiamo fatto la scelta di continuare il progetto tecnico dell’anno scorso, quando riusciremo a inserire bene i nuovi si potrà parlare. In queste prime partite abbiamo approfittato delle difficoltà di squadre molto più attrezzate di noi, però noi abbiamo sopperito con un’organizzazione consolidata che abbiamo. Speriamo di continuare fino alla fine in questo modo».

Il Catanzaro lo scorso anno in Serie C ha sfondato il muro dei 100 gol e quest’anno ha già il migliore attacco con nove reti messe a segno in 4 partite. L’assetto offensivo è una peculiarità del gioco di Vivarini che però con il passaggio in cadetteria ha dovuto leggermente modificare apportando degli «accorgimenti tattici» in quanto, sempre secondo il mister, «la categoria lo esige». «La scorsa stagione eravamo proprio sfrontati – prosegue Vivarini -, in questo momento stiamo collaudando dei meccanismi per compensare le qualità individuali degli avversari. Qualche copertura in più l’abbiamo dovuta mettere, ma in linea di massima sono rimasti gli stessi principi».

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Sull’ultima partita, vinta in maniera rocambolesca in trasferta contro il Lecco, dove la squadra ha dominato per buona parte della gara subendo però tre gol Vivarini spiega: «Non ero contento io e non era contenta nemmeno la squadra. Nello spogliatoio sembrava avessimo perso. Questo fa capire lo spirito che i ragazzi hanno. In Serie B non puoi assolutamente abbassare la guardia».

Poi una confessione: «Da bambino ero tifoso delle piccole squadre, i miei amici tifavano Juve, Milan e Inter. Seguivo l’Ascoli, il Catanzaro, il Pisa. Il calcio a Catanzaro e dintorni unisce tutti, e l’entusiasmo ci viene trasmesso dai tifosi. Provo orgoglio ad allenare una squadra del Sud che ha voglia di farsi valere in tutta Italia, anche contro le grandi».

Infine Vivarini ci ha concesso una battuta sulla gara che si disputerà al Ceravolo contro il Parma – che al momento occupa il primo posto insieme ai giallorossi - dopo la sosta: «Troviamo una squadra che è tra le più forti della categoria perché, oltre ad avere giocatori di livello assoluto, ha anche cambiato poco. Poi ha un allenatore che ha le idee chiare, ha un progetto tattico preciso. Credo sarà la prima vera partita di Serie B, sarà il primo vero test per noi».
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