La notizia del problema di salute dello storico custode del PalaCalafiore ha scosso nelle ultime ore i neroarancio: «Pasquale ci teneva a vedere i ragazzi raggiungere i playoff»
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«Siamo stati profondamente scossi dal malore di Pasquale Vazzana. La sera prima eravamo insieme a festeggiare. Speriamo in bene». Esordisce con un velo di tristezza il coach Domenico Bolignano, nell'intervista rilasciata ai microfoni del nostro network, dopo la notizia del problema di salute dello storico custode del PalaCalafiore. «Pasquale ci teneva a vedere i ragazzi raggiungere i playoff, speriamo di farcela anche per lui».
Una post-season possibile anche e sopratutto grazie alla crescita di un gruppo che ha fatto passi da gigante.
Sì, è vero, i ragazzi sono cresciuti molto e per certi versi mi aspettavo una crescita più graduale. Sono migliorati molto, ci giochiamo questo finale con grande carica.
Ne puoi scegliere solo uno da allenare anche l'anno prossimo. Che nome dici?
Un giocatore chiamato tutti. Scherzi a parte, ognuno di loro è stato importante. Sono tutti ragazzi che ho scelto in estate. È facile, alla fine, dare una valutazione tecnica, molto più complesso formularne una sulle caratteristiche delle persone. Puoi trovarti sorpreso favorevolmente o in negativo: io quest'anno sono rimasto solo che stupito in positivo. Ho trovato un gruppo che si è sempre allenato bene, con voglia. Abbiamo anche avuto i nostri problemi, come tutti, ma a questa squadra non è mai mancato lo spirito. Ogni allenamento è stato un piacere.
Quanto credi nei playoff? Da uno a dieci?
Beh, se dipendesse solo da noi ti direi dieci. No, scherzi a parte: faremo tutto il possibile per arrivarci, poi non dipenderà solo da noi. È paradossale che si rischia di farli più facilmente a 32 che a 34. In cuor mio, però, nonostante le parole di rito dico che era un obiettivo che mi ero dato già la scorsa estate. Sono comunque contento, abbiamo fatto un grande lavoro, ci sono squadre dietro di noi con roster molto forti che si giocano la semplice salvezza.
Step by step: l'anno scorso salvezza ai playout, quest'anno ci si gioca i playoff. E nel prossimo campionato?
Vedremo (ride, ndr). Di certo abbiamo sempre la voglia di migliorare, poi ci sarà da capire quali saranno gli obiettivi anche in relazione a una riforma che porterà la Serie A2 a 20 squadre e la Serie B a 32.
Ad inizio stagione ti era stato domandato qual era la partita più bella che avevi vissuto da allenatore della Viola. Adesso la domanda è: il canestro più bello di questo campionato?
Quello che ci porterà ai playoff (ride di nuovo, ndr)...
Sarebbe bello segnarlo in un PalaCalafiore pieno?
Io penso che questa società ha mantenuto sempre fede alle sue promesse. Si è fatto un passo alla volta, senza forzare. L'anno scorso in città qualcuno rimpiangeva il non essere andati ai playoff: oggi c'è la possibilità di farlo. E sarebbe molto bello avere la spinta del sesto uomo che urla Viola, Viola.