Sfondo in bianco e nero, senza colori. Al centro solo una frase.“Chiuso per lutto. E’ morto il calcio onesto e pulito!”. Ecco il sito della Vibonese 48ore dopo la decisione del Collegio di Garanzia del Coni che ha rispedito di fatto, il club rossoblu tra i dilettanti. Poche parole per esprimere tutta l’amarezza accumulata in un’estate clamorosa che ha scritto, probabilmente, una delle pagine più buie della storia dello sport. Poche parole per non rischiare di dire altro, presi dalla rabbia e dalle emozioni.

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Quelle che, in chiave positiva, in teoria dovrebbe regalare proprio quel calcio onesto che per la Vibonese non esiste più. Un messaggio forte, deciso che non lascia spazio ad interpretazioni. In attesa di capire i prossimi passi dei massimi dirigenti rossoblu che già ai nostri microfoni si sono detti pronti ad andare finanche la corte europea pur di veder rispettate le proprie ragioni. Intanto la squadra continua ad allenarsi aspettando comunicazioni ufficiali. In attesa del Tribunale federale Nazionale, la Vibonese probabilmente verrà chiamata a giocare in Serie D. La domanda è: ne vale ancora la pena?