Cresce l’attesa per il derby ad alta quota Vibonese-Reggina, in programma domenica 17 novembre allo stadio Luigi Razza. Da un lato una squadra spensierata, che non ha l’ansia di dover stare per forza lassù ma il piacere di provarci - dall’altro un gigante ferito del nostro calcio, alla ricerca di stabilità per tornare ai fasti di un tempo.

Ventitrè i punti per la truppa di mister Facciolo, prima in classifica a pari merito con Siracusa e Scafatese ma con una partita in meno, ventuno per gli amaranto – delusi per un inizio di stagione non brillantissimo e scossi dal ribaltone in panchina.

Mister Rosario Pergolizzi, infatti, non è più l’allenatore della Reggina per gravi motivi familiari che lo hanno spinto a ritornare nella propria regione di residenza (le Marche). Al suo posto ecco un gradito ritorno, quello di Bruno Trocini – che solo cinque mesi fa si è separato dalla causa amaranto dopo aver raggiunto e perso contro il Siracusa la finale play-off.

Nessun tentennamento per lui al momento della proposta, come ha ammesso in conferenza stampa al fianco del direttore dell’area tecnica Giuseppe Bonanno. Una scelta facile per un uomo che vuole concludere l’opera che ha iniziato poco più di 12 mesi fa.

Ciò che sicuramente non sarà facile, invece, è l’inizio del suo secondo mandato. Trocini avrà, infatti, poco più di due giorni per preparare la straregionale più importante, contro quella che è la squadra più in forma del campionato. 

In attesa di capire quali saranno le mosse (e le novità) tattiche dell’ex tecnico del Rende – che in merito a ciò non ha voluto dare indizi in conferenza stampa – quello che conta è arrivare a domenica con il giusto atteggiamento mentale e, chissà, regalarsi la svolta della stagione.

Dopo qualche balbettio iniziale, invece, la Vibonese di mister Facciolo ha trovato la sua dimensione, vincendo sette delle ultime otto partite e dimostrando di essere squadra vera. Per gli addetti ai lavori i rossoblù sono la squadra più piacevole del Girone I: il tecnico originario di Pizzo Calabro ha saputo dare un’identità precisa e amalgamare un gruppo inizialmente tutto da scoprire. 

Ora arriva l’esame più importante per una squadra che non perde dalla seconda giornata, da quello 0-1 contro il Sambiase del 15 settembre. Il cambio in panchina potrà tendere diverse trappole alla Vibonese che, come al solito, cercherà di comandare il gioco e spostare gli episodi dalla propria parte. Con la tranquillità e la spensieratezza che l’ha contraddistinta fino ad ora.