Il derby si gioca davanti ad una grande cornice di pubblico. L’incasso è il più ricco di sempre. Primo tempo spettacolare, ripresa piacevole anche se con tanti errori. Risultato giusto e un punto guadagnato per entrambe le squadre
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Zero a zero tra Vibonese e Catanzaro. A conti fatti un risultato giusto e un punto guadagnato per parte, tra due squadre che escono dal campo tra gli applausi per aver dato tutto. Il derby dell’amicizia si gioca in un “Luigi Razza” che offre un suggestivo colpo d’occhio. Spalti gremiti da 3.227 spettatori (l’incasso, 27.320 euro, è il più importante di sempre) bandiere e fair play tra le due tifoserie storicamente gemellate fanno da cornice ad una gara delicata in chiave play off ma mai così sicura sul piano dell’ordine pubblico.
Le formazioni in campo
I rossoblu di Orlandi recuperano il centrocampista Prezioso, mentre Allegretti viene preferito a Taurino come spalla di Babas in avanti, Melillo sulla trequarti. Tra le fila giallorosse, invece, Maita torna a prendere in mano la squadra a centrocampo, out invece lo squalificato Figliomeni. Celiento, Riggio e Nicoletti compongono la linea di difesa, mentre parte dalla panchina l’asso Kanouté assieme al neo acquisto Bianchimano. Vibonese in campo con il 4-3-1-2, Catanzaro con il classico 3-4-3.
Il primo tempo
Gara vibrante sin dalle prime battute, con la Vibonese che si affaccia subito dalle parti di Furlan. Ma è di Fischnaller al secondo minuto il primo tiro pericoloso, out alla destra di Mengoni. Al 5’ è Ciccone, con un pregevole sinistro a giro a mettere i brividi all’ex di turno. I giallorossi guadagnano campo, mentre i rossoblu soffrono la superiorità numerica nella zona nevralgica. Al 10’ è però un contropiede dei padroni di casa a provocare un sussulto, ma l’assist di Scaccabarozzi per Bubas è troppo profondo. Un giro di lancette e Prezioso tenta senza fortuna il jolly dai trenta metri, bloccato a terra da Furlan. Il Catanzaro spinge, ma la Vibonese di rimessa può far male, come dimostra Melillo che, dopo una combinazione con Allegretti, al 21’ chiama Furlan ad un magnifico intervento in tuffo con una bordata dal limite. Tre minuti dopo ed è il solito Fischnaller a mettere in apprensione la retroguardia ipponica. Sul capovolgimento di fronte, Melillo si divora un calcio di rigore in movimento, calciando in curva, su assist di Scaccabarozzi. Il Catanzaro è più forte sul piano tecnico, ma la Vibonese tiene il passo grazie alla sua determinazione. La partita è bella, avvincente, ricca di spunti, uno dei derby più belli che ci si ricordi da queste parti. Al 32’ D’Ursi ignora clamorosamente il compagno Celiento e spara altissimo. Ciccone ci prova al 36’, anch’egli però fuori misura. Occasioni a parte è l’intensitá della contesa a colpire. Al 40’ un fallo non sanzionato su Tito, scatena una mischia furibonda dalla quale Favalli batte a colpo sicuro: decisiva la chiusura di Finizio. Al 43’ il gol di Celiento, sugli sviluppi di una punizione calciata da Ciccone, viene annullato per fuorigioco dopo una segnalazione dell’assistente arbitrale.
Il secondo tempo
La ripresa parte con meno veemenza. Il primo a tentare di spezzare l’equilibrio Bubas al 4’ ma il suo tiro dal limite è fuori di un paio di metri. Si sbaglia di più rispetto alla prima frazione e la qualità dello spettacolo ne risente. È un assolo di Allegretti, all’11’, con un tiro potente, spettacolare ma di poco fuori misura, a riportare la gara sui binari del bel calcio. Al 15’ Orlandi tenta la carta Taurino, che prende il posto di Allegretti. Auteri risponde sostituendo Ciccone con Bianchimano e Fischnaller con Giannone. Al 18’ è proprio Taurino, innescato da Bubas, a vanificare una occasione d’oro dopo un dribbling ben riuscito in area. Al 24’ altro cambio tra le fila del Catanzaro: dentro De Risio, fuori capitan Maita. Le squadre continuano a sbagliare, preda della stanchezza, e le conclusioni di Iuliano, per il Catanzaro, e di Taurino, per la Vibonese, ai minuti 32’ e 33’ sono poca cosa. Al 36’, invece, è Bubas a mettere in seria difficoltà Furlan, su assist di Taurino, con un bel tiro dal limite. Auteri cambia ancora: dentro Posocco, fuori D’Ursi. A seguire Orlandi manda in campo Silvestri e Collodel per Prezioso e Finizio. Le squadre però sono stanche e perdono lucidità. Al 40’ è Bianchimano, con una poderosa elevazione, che di testa fa la barba al palo di Mengoni. Al 43’ una chiusura aerea di Camilleri sventa una complicata mischia sottoporta. Ed è proprio Camilleri che allo scadere di testa firma l’ultimo brivido, ma Furlan blocca sicuro sulla linea di porta.
I migliori
Migliori in campo Malberti, Scaccabarozzi e Taurino per la Vibonese. Maita, Favalli e Iuliano per il Catanzaro. Aquile certamente di livello superiore sul piano tecnico, la Vibonese ha saputo tenere meritatamente testa grazie ad una ottima organizzazione tattica e al cuore dei suoi. Menzione speciale alle tifoserie.
Silvestro Comito