Chiusa la finestra dicembrina di calciomercato e ricaricate le pile dopo il rinvio del match contro il Castrum Favara – che si giocherà, adesso, il 15 gennaio dopo Scafatese-Reggina – la società dello Stretto vuole chiudere girone d’andata e anno solare nel migliore dei modi.

Al Granillo arriva la Sancataldese, compagine in piena zona play-out reduce dal pareggio casalingo contro l’Acireale. Un match sulla carta più che abbordabile per Barillà e compagni, che devono ottenere il bottino pieno per non rischiare di perdere ulteriore terreno dal Siracusa.

L’attuale distacco dal primo posto è importante: sette punti che, nonostante, una partita da recuperare, rischiano di pesare come un macigno da qui a metà gennaio. L’ideale sarebbe vincere contro i verdeamaranto e sperare in uno strano passo falso degli aretusei contro l’Igea Virtus.

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Buone notizie per il tecnico amaranto, che ritrova l’esperienza di Dall’Oglio, Laaribi e Porcino e può studiare diverse opzioni. Il sistema di gioco, quindi il 4-3-3, dovrebbe rimanere invariato. In porta ballottaggio Lagonigro-Martinez: il classe 2006, dopo un buon esordio contro la Nissa, ha avuto qualche titubanza di troppo nel derby contro il Locri. In difesa sembrano certi della titolarità Vesprini, Adejo e Girasole: dubbio sulla fascia sinistra, dove il rientro di Porcino potrebbe far riaccomodare in panchina il giovane (e positivo) Ndoye.

A centrocampo, visti i rientri, ci sono adesso diverse alternative: il terzetto composto da Forciniti, Salandria e Barillà appare in vantaggio. Stesse sensazioni per il tridente: dovrebbe essere confermato quello iniziale del derby amaranto, quindi Grillo-Barranco-Ragusa.