Il tecnico degli amaranto ha provato a spiegare il 2-2 contro il Pompei, soffermandosi sulla questione dei moduli e delle scelte in vista della sfida in programma domani al Tomaselli di Caltanissetta. Tra i pali ci sarà l’esordio di Lagonigro
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Mister Trocini
Nissa-Reggina deve essere la gara del riscatto per gli amaranto di mister Trocini, che in conferenza stampa ha affrontato – con grande schiettezza –diversi temi.
La delusione post Reggina-Pompei
«Dire che abbiamo il braccino corto non è del tutto vero o, meglio, è presto: con me sono state disputate tre partite, di cui due fatte molto bene, e una nella quale forse si è visto questo atteggiamento. Io però ho fatto le mie considerazioni e penso che più che braccino ha inciso tanto l’aspetto fisico e tattico. Essere tattici e aggressivi è possibile solo se hai tutti a disposizione, soprattutto a centrocampo. È un problema che abbiamo avuto contro il Pompei e che può incidere.
Abbiamo lavorato tanto su alcuni principi, soprattutto con i giocatori che non avevo l’anno scorso. È stato un inizio settimana difficile, tutti eravamo amareggiati e delusi per i due punti persi».
Gli infortuni e il modulo
«Abbiamo recuperato solo Salandria ma abbiamo perso Laaribi, che ha avuto un problema muscolare. Come domenica scorsa avremo in campo una squadra competitiva e forte, i problemi possono nascere nella gestione.
«Ogni allenatore ha la propria visione: a me piace un 3-5-2 fatto in un certo modo. Questa è una squadra che può fare tutto: ciò probabilmente non le ha garantito i doppioni per il 3-5-2 e per il 4-3-3 e di questo si può discutere. In questo senso dobbiamo trovare una direzione chiara».
L’avversario e la competitività del campionato
«Troviamo un avversario con grande entusiasmo, che ha anche costruito una squadra competitiva con degli obiettivi ben precisi. I risultati, per ora, non gli hanno dato ragione. Il fatto che sia andato via Bollino conta fino a un certo punto: ciò che fa la differenza è la voglia, la cattiveria, l’entusiasmo e chi gioca contro la Reggina solitamente cerca di dare il massimo. Siamo consapevoli che troveremo un avversario agguerrito.
Non è il campionato dell’anno scorso: fa la differenza avere un under in meno in campo, significa avere tre-quattro over in più in rosa. Basta poi fare attenzione a un altro dettaglio: l’anno scorso Trapani, Siracusa e Vibonese erano molto più avanti rispetto a tutte le altre. Ora ci sono squadre competitive: in ogni squadra trovi giocatori che hanno fatto la C o fanno la D da anni».
Un esordio in porta
«In porta giocherà Lagonigro: ci fidiamo molto del ragazzo, che tra l’altro a Reggio è conosciuto. Giocare con un under è importante perchè permette di giocare con un over in più avanti».