Il tecnico rossoblù con l’emozione dell’affetto e della considerazione dei suoi calciatori anche se è complicato pronosticare come e se la squadra saprà interpretare l’obbligo di vincere domani allo Scida, contro la lanciatissima squadra pugliese allenata da Cudini
Tutti gli articoli di Sport
PHOTO
La nona giornata del campionato di Serie C, vedrà il Crotone ospitare il Foggia. Allo "Scida" i pitagorici riceveranno infatti la visita di una delle squadre più in forma del girone C, reduce da 3 vittorie nelle ultime 4 partite e al secondo posto in classifica, insieme a Benevento e Latina, a - 3 dalla capolista Juve Stabia. Per gli squali, dunque, un avversario difficile da affrontare che arriva al termine di una settimana abbastanza agitata. Dopo il ko di Taranto, la società pitagorica aveva infatti deciso di esonerare Zauli, prima dell'intervento dei calciatori che hanno di fatto salvato la panchina al tecnico con la società costretta a ritornare sui propri passi nel mentre era pronta a sostituirlo, molto probabilmente con Aniello Parisi che fa parte ancora dello staff tecnico.
Per il Crotone quanto mai di Zauli, dunque, la sfida contro il Foggia assume i connotati di un esame da non poter sbagliare. Il tecnico ha incontrato questa mattina la stampa in conferenza iniziando, e non poteva essere altrimenti, dalla inedita presa di posizione dei suoi calciatori che hanno dato così vita al Zauli ter in otto mesi: «non cambia nulla rispetto alle responsabilità che già avevo, dobbiamo cercare di portare a casa il risultato così come era prima».
Sul difetto delle palle alte e da fermo l’allenatore precisa «è un difetto su cui staremo attenti perché stanno condizionando i risultati come nessun altro fattore. È oggettivo che quando siamo schierati abbiamo queste lacune, cambieremo qualcosa già da domani e siamo fiduciosi di migliorare». Non si esime nemmeno sulla domanda che riguarda il modulo, quel 4-2-3-1 che lui esclude sia un problema: «questo modo di giocare ci ha portato anche soddisfazioni e credo che la squadra possa e debba riconoscersi in un modo di giocare». Poi d’incanto si riapre il capitolo delle sensazioni che ha provato in questa settimana: «ecco vedete questo? E tira fuori il pallone da calcio «è quello che mi ha emozionato e mi sta emozionando da una vita, ma permettetemi che ciò che è avvenuto questa settimana è la più grande vittoria che ho avuto in carriera».
È davvero emozionato l’ex calciatore ed attuale allenatore che prosegue: «io sono quello che ama questo sport e questa sfera, quello che mi hanno trasmesso i calciatori sta dentro le motivazioni più importanti che ruotano attorno a questo pallone, loro fino ad oggi si sono allenati con professionalità ed impegno; da oggi lavorano e giocano e giocheranno con professionalità, impegno e cuore, e non penso sia poco».