Fumagalli, Mazzocchi, Strizzolo, Zilli e Sankoh hanno segnato – in cinque - gli stessi goal del capitano giallorosso: nove. È questa la più grande differenza in termini realizzativi tra le due compagini
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Nel calcio, il ruolo del bomber riveste un'importanza cruciale, al punto da poter determinare le sorti di un'intera stagione. Un goleador non è un semplice finalizzatore, ma il fulcro attorno al quale ruota il gioco offensivo di una squadra.
Un attaccante prolifico garantisce non solo gol, ma anche sicurezza e fiducia al resto del gruppo, costringendo le difese avversarie a modificare strategie e aprendo spazi per i compagni. La capacità di segnare nei momenti decisivi – spesso in partite chiave o nei minuti finali – può trasformare una squadra da competitiva a vincente.
Pietro Iemmello bomber di razza, nostalgia Tutino per il Cosenza
L’importanza di Iemmello per il Catanzaro è stata sottolineata e rimarcata ad ogni latitudine. Simbolo di Catanzaro e del Catanzaro, il capitano delle aquile ha preso per mano fin dal primo momento la squadra della sua città. L’ha guidata in Serie B, l’ha portata ai play-off e ora l’ha già tolta da una situazione di classifica che stava diventando complicata.
Non a caso è vicecapocannoniere del campionato con nove goal e nel mese di novembre è stato anche eletto mvp: pazzesca la tripletta a Marassi che, solo per poco, non ha regalato alle aquile un prezioso colpo esterno.
Tolto Iemmello, i numeri degli altri attaccanti a disposizione di Caserta sono deludenti. Tre goal per Biasci (che l’anno scorso ha chiuso in doppia cifra): dopo un inizio complicato, con un solo goal nelle prime 15 giornate, la spalla del numero 9 ne ha segnati due pesanti nelle vittorie contro Palermo e Brescia. Per lui anche due assist. Dopo di ciò il vuoto: un solo goal per Buso e La Mantia, zero per Pittarello e Seck.
Lato Cosenza: la presenza di Gennaro Tutino, la scorsa stagione, faceva dormire sonni più tranquilli ai tifosi bruzi – che sapevano di poter contare su un bomber da 20 goal.
Quest’anno, invece, il reparto offensivo presenta più incognite: Fumagalli (4 goal) è un ottimo giocatore, ma non ha ancora sviluppato quel killer instinct, così come Mazzocchi (3 goal) - che si distingue per generosità ma resta un centravanti atipico. Strizzolo e Zilli (un goal a testa) si fanno notare in zona goal con troppa discontinuità, e Sankoh, finora, non è riuscito a dimostrarsi all’altezza delle aspettative.
Cosenza: SOS centravanti da affiancare a Fumagalli
Restiamo un attimo su Tommaso Fumagalli: l’ex Como e Giana Erminio è il primo del campionato per tiri tentati nell’arco dei 90 minuti (3 in media). Ed è tra i migliori del campionato anche per grandi occasioni create e passaggi chiave.
Ciò significa una sola cosa: il giocatore c’è ed è potenzialmente meglio di quello visto finora se al suo fianco fosse presente un centravanti di livello. Fumagalli si è distinto per capacità balistiche superiori alla media – basta andare a recuperare i goal contro Palermo e Pisa – e movimenti a legare centrocampo e attacco. È ancora, però, timido e poco smaliziato in area di rigore: la presenza di un bomber potrebbe aprirgli spazi interessanti.
Urgono rinforzi offensivi, dunque, per i lupi. Urgono soprattutto rinforzi che sappiano gonfiare la rete e capitalizzare la buona mole di gioco che la squadra di Alvini ha dimostrato di saper produrre. Perché alla fine, il calcio vive e si nutre di un'unica legge universale: quella del gol.