Le partite si vincono a centrocampo: quante volte abbiamo sentito questa affermazione? Un grande portiere può salvare il risultato, un bomber può risolvere la partita, ma la superiorità – tecnica e di incisività - nella zona nevralgica del campo indirizza quasi sempre l’esito di una battaglia sportiva.

Se analizziamo i numeri dei centrocampisti di Cosenza e Catanzaro, emerge chiaramente come i giallorossi siano nettamente più incisivi rispetto ai rossoblù. In questo contesto, tuttavia, viene valutato anche il contributo dei quinti, ritenuti elementi chiave sia nello sviluppo che nella finalizzazione della manovra.

Pompetti e Pontisso on fire, Ricciardi la sorpresa rossoblù

Fabio Caserta si aspetta dalle proprie mezze ali corsa, intensità e inserimenti: Marco Pompetti e Simone Pontisso stanno disputando, in tal senso, una signora stagione. Due goal e un assist per il primo, tre goal e due assist per il secondo: in 8 dei 22 goal segnati dalle aquile c’è lo zampino dei due interni di centrocampo. Numeri importanti per due giocatori che, rispetto alla passata stagione, hanno anche licenza di offendere.

Nel 3-5-2 di Alvini (che è più 3-4-1-2) i centrocampisti segnano troppo poco: un goal per Charlys, Florenzi e Rizzo Pinna, un assist a testa per gli ultimi due, e poi il nulla. Negativo il dato che coinvolge Christian Kouan: quattro grandi occasioni da rete mancate per l’ivoriano, che corre e battaglia ma poi è poco lucido in fase di appoggio (38% di precisione nei passaggi corti) e finalizzazione.

Un veloce approfondimento su Aldo Florenzi: al di là dell’ingenuità di Carrara, che gli è costata il cartellino rosso e gli impedirà di prendere parte al derby, il classe 2002 non è sempre efficace negli ultimi 20 metri. Gli manca, ancora, quella cattiveria tipica dei grandi giocatori. È pimpante, sempre a disposizione dei compagni e sempre nella posizione giusta, ma con la sua qualità deve incidere di più. E non è solo questione di goal e di assist: il dato sui dribbling (37%) e sui passaggi chiave (1.2) è scarno.

Se faticano ad arrivare per vie centrali, per fortuna di Alvini molti goal sono arrivati dalle giocate degli esterni. Sorprendente il contributo di Manuel Ricciardi: arrivato dall’Avellino tra lo scetticismo generale, il numero 16 rossoblù è già a quota 3 goal e un assist. Due goal per D’Orazio, che ha progressivamente perso il posto da titolare, mentre Ricci e Ciervo non hanno ancora timbrato il cartellino. Un assist per l’ex Bari, due per l’ex Sudtirol.

Meno appariscenti i quinti delle aquile, tra i quali spicca soprattutto la qualità di Mario Situm. Un goal bellissimo contro il Modena e poi due assist per il trentaduenne croato. È cresciuto, con il passare delle settimane, Mattia Compagnon, all’anagrafe seconda punta ma bravo a reinventarsi quinto e conquistare un posto importante nello scacchiere di Caserta. Un goal contro la Cremonese a settembre, mentre nella vittoria casalinga contro il Brescia segna il dato più alto del campionato per quanto concerne il numero di dribbling all’interno di un singolo match.

Per Alvini urgono rinforzi in mediana, a Caserta fa comodo un vice Petriccione

A circa dieci giorni dall’inizio del calciomercato invernale, l’analisi evidenzia un quadro chiaro: il Cosenza necessita di centrocampisti di categoria, capaci di garantire goal e sostanza. Kourfalidis e Josè Mauri hanno trovato poco spazio e non hanno convinto, mentre Begheldo non è mai stato impiegato. Rizzo Pinna rappresenta una valida alternativa, soprattutto a gara in corso, ma non ha ancora conquistato pienamente la fiducia di Alvini.

Il Catanzaro, invece, non sembra avere un bisogno immediato di rinforzi in mediana, anche se un vice Petriccione potrebbe risultare molto utile. Koutsoupias, Coulibaly e Pagano offrono buone soluzioni come mezze ali, ma manca un altro elemento capace di dettare con precisione i tempi di gioco.