Non ha dubbi il presidente dell'Us Catanzaro Floriano Noto: l'ingegnere che con la holding assieme ai fratelli Derio e Gino gestisce da 6 anni la società giallorossa si avvicina al derby contro il Cosenza con le idee chiare.

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Prima volta in serie B ma seconda contro il Cosenza: Noto e Guarascio si "sfidarono" nel capoluogo di regione già a novembre 2017, a pochi mesi dall'ingresso in società. Fini 2-1 a favore dei giallorossi con le reti di Zanini, Letizia e gol della bandiera rossoblù a tempo scaduto.

Noto: «Questo è il vero derby»

«La squadra di mister Vivarini gioca molto bene al calcio - dice ai nostri microfoni Noto - ma solo per questa partita baratterei di buon grado il bel gioco pur di assicurarci i 3 punti che ci servono. Non solo per la classifica - aggiunge - ma anche per la piazza che storicamente riconosce questo come il suo derby rispetto anche alle partite contro Crotone, Reggina o la stessa Vibonese»:

Questione biglietti

Noto ha anche parlato della questione biglietti, su cui si sono levate proteste sia da parte catanzarese che cosentina. «Abbiamo partecipato su invito al Comitato per l'ordine e la sicurezza, chiedendo di aprire tutta la curva ai tifosi ospiti per vari motivi: sia per ragioni di cassa, sia per avere magari uguale trattamento al ritorno e sia ancora per godere di uno stadio completamente pieno. Purtroppo - ha detto ancora Noto - l'Osservatorio ha imposto le sue scelte e non c'è stato nulla da fare».

«Invece sul fronte nostro - dice il presidente del Catanzaro -, mi spiace che tanti tifosi catanzaresi siano rimasti senza biglietti. Anche in questo caso non potevamo fare di più in quanto oltre ai circa 5mila abbonati abbiamo dovuto riservare uno stock di biglietti agli sponsor. Quest'anno ne abbiamo fortunatamente parecchi anche a livello nazionale e sono loro che autonomamente possono prendersi i tagliandi che di conseguenza vengono sottratti in qualche modo agli sportivi. Come ho già detto anche l'anno scorso il modo migliore per scongiurare ipotesi del genere è quello di sottoscrivere gli abbonamenti».