Il direttore sportivo giallorosso è intervenuto durante la puntata del format calcistico di LaC 11 in Campo: «Abbiamo una squadra che non molla mai»
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Si torna in campo anche in Serie B dopo la pausa campionato che, nell'ultimo weekend, ha visto consumarsi la nona giornata caratterizzata dalle vittorie di Pisa, Spezia, Sassuolo, Cremonese, Reggiana e Sampdoria. Si ritorna in campo ma non passa la "pareggite" per il Catanzaro che, nell'anticipo del venerdì a Bari, ha registrato il terzo pari consecutivo (il quarto nelle ultime cinque gare). I giallorossi, però, allo stadio San Nicola hanno avuto più di un'occasione per vincere palesando una delle più positive prestazioni di questa stagione. Di questo e di altro ne ha parlato Ciro Polito, direttore sportivo giallorosso, ospite della decima puntata di 11 in campo, format di LaC News condotto da Maurizio Insardà.
Lo stesso ds inizia dai pregi e dai difetti: «Non mi piace il fatto che abbiamo vinto qualche partita in meno del previsto mentre, al contrario, mi piace il fatto di essere una squadra che non ha mai mollato. Forse ci siamo un po' arresi a Cesena ma è pur vero che eravamo anche in pieno mercato. In fase offensiva siamo stati un po' sterili ma secondo me c'è tanto margine, considerando anche i tanti giocatori che stanno carburando».
Polito torna poi sulla sfida del San Nicola, per lui molto speciale: «Sono tornato a Bari e per me è stata una grande emozione. Lì ho vissuto tre anni vivendo momenti belli e meno belli. Mi porto dietro tanta esperienza e, venerdì scorso, sono tanto accolto come uno di famiglia. Riguardo alla partita, ho visto un bel Catanzaro che poteva vincere ma dobbiamo essere più incisivi. Ora pensiamo alla prossima (contro il Sudtirol) sperando che queata crescita abbia un seguito».
Una battuta poi su Buso e non solo: «È arrivato anche lui dal mercato e inzia a stare bene. Su di lui abbiamo investito molto e Buso è un giocatore che può dare davvero tanto al Catanzaro. Può fare anche la seconda punta ma il mister vuole che faccia anche la mezzala». E ancora: «Appena sono arrivato, questa estate, ho trovato un gruppo affiatato e ho cercato di accontentare tutti senza rivoluzionare nulla. A breve rinnoveremo il contratto a Brighenti».
Il ds spiega poi la scelta di puntare su Caserta: «Quando sono arrivato c'era una situazione non semplice e, per ripartire, ho preferito scegliere una persona di fiducia e che conoscevo. Sì, è stato esonerato ma c'è anche da dire che era la miglior posizione del Cosenza degli ultimi anni. Molte volte si scelgono gli allenatori che l'anno precedente hanno fatto bene e spesso si rivelano un flop. Per esempio a Bari è stato un Catanzaro che ha giocato a calcio. Certo Caserta è un allenatore pragmatico ma sta trovando la quadra».