VIDEO | Il giovane esterno 22enne è intervenuto in conferenza stampa: «È importante il lavoro che il mister fa con noi durante gli allenamenti, questo poi esce fuori durante le partite»
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«Non me l’aspettavo di partire così in campionato. Ho colto l’opportunità datami dal mister contro il Bari che mi ha fatto prendere fiducia e confidenza, poi tutto è arrivato di conseguenza». Panos Kazseris, 22 anni, è sicuramente tra i giocatori rivelazone del Catanzaro. Ha "approfittato" dell'assenza di Mario Situm e si è subito messo in mostra sin dalla prima partita in cui è partito da titolare, mettendo in file diverse performance più che positive.
«Gioco tranquillamente sì. È importante il lavoro che il mister fa con noi durante gli allenamenti e questo poi esce fuori durante le partite. Ho dei compagni di squadra eccezionali, quando hai vicino calciatori così forti per le cose vengono più facili e in campo si sta vedendo».
La prima vera espsrienza di livello alto per il giovane giocatore greco che afferma: «Una categoria diversa, non ero abituato. Avere così tanti tifosi in trasferta che ti seguono è davvero bello e credo che ci aiuterà anche nelle prossime partite. Sto lavorando nel miglior modo possibile, quando ti prepari bene in allenamento, poi viene tutto più facile. Già col Bari ero sicuro che sarebbe andata bene e così è successo. Abbiamo creato il gruppo lo scorso anno, e proprio questo ci ha aiutato e ci sta aiutando a fare bene in Serie B. Questo credo sia il vero segreto della squadra».
Sembrano essere scomparsi quei fantasmi che si sono materializzati in difesa durante alcune partite, certo è che bisogna mantenere alta la concentrazione e questo Katseris lo sa: «Siamo migliorati difensivamente. Dopo la partita contro il Parma abbiamo capito i nostri errori. Da lì in poi siamo sempre entrati in campo più attenti per evitare di fare gli stessi errori».
Poi un accenno aIla prossima partita contro il Como: «È una squadra forte individualmente, ha giocatori importanti che sicuramente ci metteranno in difficoltà. Però noi andiamo a giocare come sappiamo e facendo il nostro calcio possiamo fare bene».