«Io dal primo giorno ho cercato di entrare nei meccanismi della squadra, ascoltando il mister e cercando di fare quello che chiede lui in campo. I ragazzi mi hanno dato una mano perché mi hanno fatto sentire subito parte del gruppo». Esordisce così, alla sua prima conferenza stampa da giocatore del Catanzaro, il neo acquisto Matias Antonini Lui. Il difensore ha giocato pochi minuti due partite fa contro il Palermo, mentre è sceso in campo dal primo minuto nella trasferta di La Spezia portando a casa comunque una buona prestazione: «Ho solamente cercato di fare quello che abbiamo provato in settimana. Era la prima partita da titolare in Serie B, ho cercato di mantenere la calma e il gruppo ha contribuito a farmi sentire a mio agio».

«Io credo che ci sia tanta differenza di ritmo tra la Serie C e la B e sicuramente c’è molta più tecnica – ha continuato Antonini -. Ci sono giocatori preparati che sbagliano poco e vanno molto forte. Sono cose che solo con il lavoro si possono raggiungere. Credo che col tempo riuscirò a trovare la strada giusta ed essere utile per la squadra».

Antonini è nato in brasile ma ormai da 11 anni si è trasferito in Italia: «Dal Brasile mi porto la serenità nel lavorare. L’Italia invece mi ha data tanto, soprattutto su come va affrontato il lavoro. Sono contento del mio percorso come calciatore, se sono arrivato solo ora in Serie B è tutto merito e demerito mio».

Una scelta, quella di venire a Catanzaro, tanto desiderata da Antonini: «Quando sono venuto come avversario, tifoseria, stadio e soprattutto il modo di giocare della squadra mi avevano stupito».

«Ogni calciatore deve avere l’ambizione di giocare sempre. So che ci sono delle gerarchie importanti, cercherò di fare del mio meglio», ha continuato mentre sul suo trascorso nel Taranto e del suo rapporto con il mister:  «Capuano mi ha insegnato tantissimo in campo e fuori e se ho avuto questa opportunità è anche grazie a lui».

Poi Antonini conclude: «In queste due settimane ho capito perché era difficile giocare contro il Catanzaro»