Momenti frenetici intorno agli amaranto: manca l’accordo per il passaggio del club, fondamentale in ottica Consiglio di Stato
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C’è fibrillazione in casa Reggina. Il quadro della situazione è in costante aggiornamento e si sta sviluppando su diversi tavoli. Andiamo con ordine: qualche ora fa, la nota stampa della società a.r.l. Commenda magistrale ha tolto i veli sull’identità del gruppo imprenditoriale interessato al club.
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«La società a.r.l. Commenda magistrale - si legge - un Consorzio che raggruppa settecento imprese vitivinicole Salentine sotto il proprio marchio, comunica ufficialmente tramite le parole del Presidente, Dott. Vincenzo Bruno, di essere una delle aziende interessate all’acquisizione della Reggina Calcio. Siamo affascinati dal territorio Calabrese e dalle potenzialità che possa esprimere una squadra di calcio prestigiosa come la Reggina in un territorio produttivo come Reggio Calabria e tutta la provincia. Facciamo parte del pool di imprese messe insieme dal Dott. Ivan Rizzuto che è stato in grado di coinvolgere imprenditori seri e affermati a livello nazionale e internazionale che hanno in mente esclusivamente il bene della Reggina Calcio. Il pool di imprenditori hanno dato mandato definitivo al Dott. Ivan Rizzuto per siglare il passaggio di quote alla nuova compagine sociale per l’acquisto della Reggina. Le imprese hanno internamente designato come capofila dell’operazione la società Commenda magistrale, mentre i nominativi delle altre aziende, che in questo momento rimangono riservati per questioni di opportunità, verranno resi noti successivamente alla sentenza della Consiglio di stato di giorno 29. Ci auguriamo di poter festeggiare dopo giorno 29 e di poterci mettere tutti a lavoro per uno straordinario ed entusiasmante campionato di serie B».
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Niente accordo
Nel mentre, però, l’accordo per concretizzare una cessione che sarebbe fondamentale non si trova ancora. Da una parte troviamo un Felice Saladini tornato a parlare a mezzo stampa, diffondendo una dura nota in cui evidenziava la sua posizione di indisponibilità a riacquisire la società da Ilari. Dall’altra, invece, c’è Manuele Ilari, che continua a perpetrare richieste di denaro per salutare il club. Dopo una richiesta iniziale di addirittura 5 milioni di euro, l’imprenditore romano è sceso a 500mila euro, trovando il muro di Commenda magistrale.
Questa posizione ha fatto infuriare i sindaci e gli stessi potenziali compratori. Per questo tutte le parti in gioco si sono subito attivate per convincere, per la seconda volta in pochi giorni, Ilari a consegnare la Reggina.
La posizione di Saladini
In mezzo ci è finito, come detto, anche Felice Saladini. Sebbene il lametino abbia provato a tirarsi fuori dalla faccenda, è inevitabile che le pretese di Ilari partano anche dal suo atteggiamento. Saladini ha sottolineato l’accordo raggiunto a metà luglio per la cessione del club, rimarcando come la Reggina tornerebbe in mano a lui solo in caso di esclusione dalla Serie B. Chiaramente questo significa che, qualora ci fosse il via libera del Consiglio di Stato, Ilari sarebbe tenuto a versare a Saladini quanto pattuito in sede di vendita, circa 4 milioni di euro. Da qui è scaturito il dietrofront di Ilari rispetto all’iniziale posizione di abbandono gratuito della Reggina.
Per questo Carmelo Versace e Paolo Brunetti si sono subito premurati di contattare Saladini, per far sì che la pressione su Ilari si affievolisca. Nei colloqui è presente anche lo Studio Tonucci, che cerca di mediare fra la furia delle controparti. La Reggina ha vitale necessità di un cambio di gestione e occorre che sia il CEO di Meglio Questo sia Ilari si facciano da parte, senza se e senza ma. Non si è ancora giunti a un quid, ma le parti sono in aspro contatto. Se ne saprà di più a breve.