Si è fermato solo in finale contro i pari età di Piemonte e Valle d’Aosta l’entusiasmante percorso della Rappresentativa Under 19 guidata da Umberto Scorrano nella 60esima edizione del Torneo delle Regioni, disputato quest'anno in Liguria. Un risultato comunque storico per la Calabria che non giocava l’ultimo atto del torneo da 46 anni. A tornare su quel percorso culminato a fine marzo scorso è stato lo stesso Scorrano, tra i protagonisti nei giorni scorsi di un evento di beneficenza a Locri.

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«Da quando siamo partiti a costruire questa rappresentativa nessuno credeva nei nostri ragazzi - ha spiegato Scorrano -. In Calabria ci sono tanti giovani calciatori di prospettiva, bisogna avere anche la capacità di trovare i ragazzi giusti per un tipo di gioco che l’allenatore vuole poi mettere in campo. I ragazzi hanno formato davvero un bel gruppo e abbiamo fatto senza dubbio un grande percorso. Il merito è loro che hanno sposato in pieno questo progetto».

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Un’esperienza nuova anche per mister Scorrano arrivata dopo tanti anni in panchina con squadre di club e che ha permesso al tecnico di Soverato di confrontarsi con la voglia di emergere dei giovani talenti calabresi: «Quello che ho sempre detto loro, e che poi è diventato anche un po’ il nostro motto, è che anche se giochiamo contro regioni più forti e più importanti in termini di bacino d’utenza, 11 sono loro e 11 siamo noi. È una questione di mentalità. I giocatori buoni li abbiamo anche noi e lo abbiamo dimostrato».

Sul suo futuro, infine, l’allenatore ha commentato: «Prossimamente incontrerò il presidente Mirarchi e vediamo di continuare questo progetto perché è un bel progetto e a me piace tantissimo. Poi, dovesse uscire fuori qualcos’altro allora si valuterà. Però in questo momento il progetto è questo con il Comitato Regionale Calabria».