La società rossoblu sembra aver visto lungo tra sessioni di mercato e valorizzazioni. Dal 2016 ad oggi il valore della rosa è aumentato più del 100% e tra i giocatori impennata “monstre” per Taurino: valeva 75mila euro, ore ben 225mila
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Un po’ di amaro in bocca è rimasto. Ma non c’è tempo per ripensarci. Parola di Nevio Orlandi, che, in undici contro dieci per quarantacinque minuti, ovviamente, avrebbe voluto portar via da Cava de’ Tirreni molto di più del punto messo in tasca, ma allo stesso tempo equilibrato nel guardare oltre. Già al Rieti, insomma. Ospite al Luigi Razza mercoledì alle 14:30 quando andrà in scena la ventiseiesima giornata di campionato di Serie C. Una gara delicata. Come tutte da qui alla fine. Quando si tireranno le somme di una stagione che ad oggi, comunque, ha già sgretolato ogni record tra i professionisti dopo venticinque giornate.
Mai così in alto. Con il punto conquistato contro la Cavese la Vibonese è volata in quinta posizione mettendosi dietro in un sol colpo Monopoli e Casertana. Praticamente quasi gli stessi punti che nella stagione 2016/2017 avevano messo insieme Costantino prima e Campilongo poi nell’anno della dolorosa retrocessione in D. Un passato, guardando certe cifre, che a Vibo Valentia sembra lontanissimo. Anche in virtù di un altro fattore da non sottovalutare: il valore di mercato della rosa.
Fattore “plusvalenze”. Dall’ultimo anno in C (settembre 2016) ad oggi la Vibonese è passata da un valore di mercato di 1,70 milioni a 3,45 milioni (fonte transfermarkt). Il 102,9% in più. Un patrimonio economico tra i più importanti di terza serie. A fare la differenza i tasselli incastonati durante le sessioni di mercato, nonostante nel mezzo ci sia stata la retrocessione in D, e la valorizzazione sul campo di alcuni di essi. Fattore evidente nell’aumento segnato in questa stagione in cui si registrano cifre “monstre”. Da un valore generale di 2,68 milioni si è passati in 5 mesi a 3,45 milioni (+29%). Tra i maggiori incrementi nel girone. A confermare la “vista lunga” del club rossoblu che ha saputo operare sul mercato guardando anche alle possibili plusvalenze in caso di cessione. Il caso più eclatante è legato all’acquisto a titolo definitivo di Leonardo Taurino passato da un valore di 75mila euro a 225mila euro. E poi Andrea Malberti (75mila/100mila), Errico Altobello 75mila/125mila), Riccardo Mengoni (25mila/75mila) e molti altri con incrementi minori ma tutti con il segno “+”. Da Bubas a capitan Obodo. Da Camilleri a Silvestri. Un vero e proprio “caveau da paperon dei paperoni”.