La Rappresentativa femminile calabrese dice anzitempo addio al Torneo delle Regioni che si sta svolgendo in Sicilia. La selezione di mister Francesco Ramunno, infatti, chiude ultima nel triangolare del girone C con Puglia (vincitrice del raggruppamento) e Liguria. Un girone alquanto equilibrato che ha visto prima il team femminile perdere di misura contro la Liguria (2-1) e poi pareggiare a reti bianche nell'ultima giornata contro la Puglia.

Buona prestazione, ma non basta

C'è rammarico ma anche la consapevolezza di una crescita costante nelle parole del tecnico Francesco Ramunno, che si è espresso così in esclusiva ai microfoni di LaC News24: «Devo dire che è stato un girone molto equilibrato dove in entrambe le partite abbiamo creato tanti presupposti per vincere ma non ci siamo riusciti. Ciò non toglie l'impegno che tutte le ragazze hanno messo in campo, senza dimenticare che eravamo la più giovane Rappresentativa del torneo, nonché l'unica a giocare con due classe 2009 e due classe 2010 titolari. Questo fa ben sperare per il futuro e siamo orgogliosi di aver regalato una vetrina così importante alle nostre giovani calciatrici che si sono fatte valere contro ragazze classe 2002/2003 che giocano in Serie C».

Movimento in crescita

Insomma, un po' di amaro in bocca rimane per la precoce eliminazione, ma c'è la consapevolezza che questo è un movimento in pieno sviluppo nel nostro territorio: «Un po' di rammarico c'è sempre, se consideriamo che nello 0-0 contro la Puglia abbiamo sbagliato un calcio di rigore e abbiamo creato diverse occasioni per passare in vantaggio. Rimane il fatto che le ragazza hanno dimostrato enorme attaccamento alla maglia, onorando la nostra Regione fino alla fine. Questo è un percorso che parte dallo scorso anno, quando c'erano solamente tre squadre femminili in Calabria mentre quest'anno sono raddoppiate se consideriamo che c'è il Locri, il Catanzaro, il Crotone, il Castrolibero, la Reggina e altre, a testimonianza di un importante miglioramento e di uno sviluppo in quest'ottica a cui noi crediamo molto. Posso dire che siamo sulla buona strada».