VIBO VALENTIA - 13 maggio 2004 – 24 maggio 2014. Oggi come 10 anni fa a Vibo Valentia si piange. La differenza però, sta tutta nel sapore delle lacrime. Contornate da un gusto dolce quando all’interno del PalaPace si festeggiava la prima storica promozione in serie A1 della Tonno Callipo. Amarissimo, al contrario, il sapore delle lacrime registrate in città alla notizia ufficiale, dopo giorni di indiscrezioni, della cessione di quel titolo tanto voluto ed amato, al club milanese del Powervolley. 

Tutto in 10 anni. Dieci anni di gioie, successi, sconfitte, vere e proprie battaglie, non si dimenticano così. Nel mezzo tanto sudore, cori di incitamento, applausi, qualche fischio, tantissime trasferte. E poi i gemellaggi, i premi, i riconoscimenti in giro per l’Italia. La "Fossa Giallorossa", il club "Giacinto Callipo", le persone comuni sempre al palazzetto , quelle presenti ogni tanto, e quelle mai viste. Gli enti vicini, quelli spariti e quelli mai apparsi. La finale di coppa Italia e quella di Supercoppa, contro la grande Sisley, che ora non c’è più. Come il prossimo anno non ci sarà il nome di Vibo Valentia e della Calabria tutta nel tabellone dell’olimpo del volley. Non ci sono più i soldi per portare avanti la passione. Una legge economica che detta la naturale fine di un ramo d’azienda. Ma di chi è la colpa? È la domanda che di più rimbalza sui vari siti e forum dedicati al club giallorosso. Della crisi sicuramente, ma forse anche è colpa un po di tutti o probabilmente di nessuno. D’altronde le società sportive  vivono la loro grande bellezza, la loro grande illusione. E questa grande illusione e questa grande bellezza  a Vibo Valentia è durata 10 anni.