Il gruppo di Vivarini è tra le sorprese del campionato cadetto e i suoi supporter stanno girando l'Italia in lungo e in largo per sostenere la loro squadra, colorando ogni partita con la loro passione. Ecco perché quanto accaduto a Bolzano fa ancora più arrabbiare
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A volte si farebbe meglio a tacere o perlomeno bisognerebbe essere sinceri, perché la verità, prima o poi, viene sempre a galla e quando la si scopre le conseguenze sono inevitabili e possono essere irreversibili. Ancora non si ha piena chiarezza su quanto accaduto durante l’uscita dallo stadio Durso di Bolzano, a seguito del match Sudtirol-Catanzaro, ma tutto, anche dopo le diverse testimonianze che smontano la tesi sostenuta dal presidente del Consiglio di quartiere Don Bosco Francesca Fiori che ha denunciato - solo alla stampa locale - di essere stata aggredita da alcuni tifosi della compagine calabrese, lascia presupporre che le verità, appunto, siano altre.
A confermare ciò quanto mandato in onda in un servizio del Tgr Trentino Alto Adige dove è stata fatta ascoltare la versione di una persona che ha assisto alla scena: «Ha aggredito il ragazzo tirandogli uno schiaffo in faccia, solo allora quest’ultimo avrebbe reagito e per dividere i due la ragazza si è messa in mezzo. Fiori, che sostiene di essere stata scaraventata a terra in realtà ha afferrato la ragazza dai capelli facendola cadere e mettendole le mani al collo. È stato a questo punto che sono intervenuti altri tifosi nel tentativo di dividere le due ragazze». La polizia ha acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza e proverà i fatti, quindi lasciamo loro il dovere di fare luce sulla vicenda. Vogliamo però far risaltare una cosa che, a volte, in questi casi viene tralasciata ma riguarda uno, anzi tanti protagonisti della storia: i tifosi del Catanzaro.
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I supporter della formazione calabrese non meritano di essere additati in questo modo. Questo sì che lo possiamo affermare con forza. E vi spieghiamo pure il motivo. Della storica promozione e dell’entusiasmate ritorno in Serie B delle Aquile del Sud ne abbiamo parlato in lungo e in largo. E anche del grande coinvolgimento di città, provincia e della Calabria intera a seguito della sublime stagione 22/23. Entusiasmo che non è andato svanendo anzi è aumentato in misura esponenziale.
Nei primi nove turni del campionato cadetto il Catanzaro ha fatto bene e sta dimostrando partita dopo partita di non essere una semplice squadra neopromossa, anche sugli spalti. Nelle classifiche di affluenza negli stadi, per la categoria, i cuori giallorossi si posizionano al quinto posto con una media di 11.382 presenze nelle gare casalinghe (dietro solo a piazze più che importanti come Palermo, Sampdoria, Bari e Parma). Mentre in quella delle trasferte, con 4810 presenze, salgono sul secondo gradino del podio (dietro solo alla Sampdoria).
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Ma non solo questo. Per quanto riguarda le quattro gare interne, togliendo il match contro la Ternana disputatosi a Lecce (a causa del mancato completamento dei lavori al Ceravolo n.d.r.) e il turno infrasettimanale contro il Cittadella, si sono registrati – in poche ore - due sold out contro Spezia e Parma. E proprio nel finale della partita contro la squadra emiliana, lo spettacolo offerto dai supporters giallorossi è stato impareggiabile: 13mila persone che cantano all’unisono e che se ne fregano di essere sotto di cinque gol. Quel coro è stato ripreso e riportato su stampa e media nazionali, risuonando anche oltreoceano.
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Per non parlare della ritrovata amicizia con la tifoseria organizzata della Sampdoria. Infatti gli Uc (Ultras Catanzaro) hanno occupato già due settimane prima del match i 2200 posti del settore ospiti di Marassi e molti altri hanno potuto assistere alla gara anche in altre parti dello stadio. Dopo il triplice fischio che ha sancito la vittoria del Catanzaro i festeggiamenti si sono protratti a lungo e una nutrita parte dei tifosi blucerchiati della Gradinata Sud ha iniziato a intonare cori insieme ai supporters delle Aquile. Tra le due tifoserie, come detto, c’era una vecchia amicizia che si è persa pian paino nel tempo vista la mancata frequentazione e i mancati appuntamenti nel corso degli anni. Il punto d’incontro, però, è la rivalità che entrambi i gruppi hanno con i loro diretti concorrenti nei derby ovvero Genoa e Cosenza, rispettivamente gemellate tra loro.
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Infine a Bolzano durante il match contro il Sudtirol, anche questo vinto dal Catanzaro, la festa giallorossa è stata colorata ma corretta e a dimostralo sono le immagini e i video che hanno invaso social e chat. Fatto sta che la passione che i tifosi del Catanzaro stanno manifestando finora è stata incondizionata, bella, partecipata, pulita e impeccabile sotto tutti gli aspetti.