Il suo momento è finalmente arrivato. Dopo essersi piazzata per due volte al terzo posto e una in seconda posizione, questa volta a salire sul gradino del podio è proprio Miriam Carnovale. Arriva così l’ennesima soddisfazione per la pongista vibonese, tesserata con la squadra sarda del Muravera, in grado di imporsi nel singolo di Seconda categoria. La 19enne atleta cresciuta in Calabria con il TT Piscopio, si è imposta, a Molfetta, con il risultato di 3-2 su Arianna Barani (Quattro Mori Cagliari) al termine di una finale combattuta ed equilibrata (13-11, 11-9, 6-11, 9-11, 11-8). Miriam Carnovale ha recuperato da 3-5 a 5-5 e da 6-8 a 8-8, non ha sfruttato i primi due set-point (10-9 e 11-10) e al terzo (12-11) ha avuto ragione. Nel secondo parziale ancora lei dal 7-9 ha messo a segno quattro punti consecutivi. Alla ripresa del gioco Barani è tornata avanti (5-3) e dal 5-4 ha allungato sul 7-4 e si è procurata cinque palle set (10-5), sfruttando la seconda. Nella quarta frazione è salita dal 5-5 al 7-5, stata raggiunta (7-7) e dall’8-8 si è issata a due set-point (10-8), concretizzando la seconda. La “bella” è stata una lotta punto a punto e sull’8-8 Carnovale si è aggiudicata gli ultimi tre scambi.

«Per me è una gioia immensa – queste le parole di Miriam Carnovale  - soprattutto per come si era messo il torneo. È stata tostissima fin dalla prima partita, in ognuna ho dovuto lottare e solo nel primo match del girone mi sono imposta per 3-0. Anche quando in finale mi sono trovata sul 2-0 sapevo che sarebbe stata lunghissima e sul 2-2 ho visto qualche fantasma e ho temuto di non riuscire a portarla casa. Sono, però, stata lucida e sono riuscita a giocare come avrei dovuto dal punto di vista tattico e questo aspetto alla fine mi ha premiato». Ed ancora:  «Contro Arianna non ero entrata in campo da favorita, quest’anno avevamo già giocato quattro-cinque volte e ho vinto solo una in campionato in serie A1. Il suo gioco mi dà fastidio e sono stata brava a ingabbiarla bene con il servizio e la risposta sul tavolo e questo ha fatto sì che anche il gioco aperto mi portasse a vincere più punti rispetto al solito». Infine: «Sono  felice di essere riuscita a trovare la chiave giusta. Sul 2-0 ho sentito un po’ di pressione di non farcela a chiudere la partita, perché ero molto vicino al titolo. Ho avuto un po’ paura di vincere, ma alla fine mi sono sbloccata e ho pensato più a come avrei dovuto giocare che a cosa sarebbe successo dopo. È andata bene e sono davvero contentissima».