Chiare anche le parole del direttore sportivo Varrà: «I giocatori non sono venuti qui per farsi la passeggiata ma per vincere»
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Euforia, entusiasmo, allegria e aspettative. Potrebbe essere riassunta così la serata che ieri ha visto protagonista la Virtus Rosarno, con il club amaranto che si è presentato ufficialmente ai propri tifosi, alla stampa e ai simpatizzanti del club. Ieri alle ore 21:30 all'interno dell'affascinante ed elegante anfiteatro di Rosarno, infatti, si è tenuta la presentazione della nuova rosa insieme allo staff tecnico. E l'entusiasmo era tangibile fin sopra al palco, basti pensare alla bella coreografia e ai cori cantati dagli Ultras, presenti e pronti a supportare quelli che saranno i loro eroi nel corso della stagione.
Due giovani eccellenze ad aprire la serata
Una serata dunque arricchita dalla bellezza dell'anfiteatro e impreziosita dall'esibizione di due eccellenze, una del posto e una limitrofa. Ad aprire il tutto infatti è stata Maria Rosa Catalano, giovane ballerina che si sta formando sotto la guida della direttrice artistica della compagnia Reverse Ballet Company, Francesca Spataro. Successivamente è stato Michele Bruzzese a prendersi lo spazio. Il ragazzino di soli 11 anni, infatti, ha allietato il pubblico presente con una serie di canzoni (tra cui un suo inedito) confermandosi una piccola stella e con un futuro roseo davanti, basti pensare l'esperienza fatta allo show televisivo, condotto da Antonella Clerici, The Voice Kids, e dove il giovane Bruzzese è stato scelto da Arisa dopo averne ascoltato l'esibizione.
Le voci dei protagonisti
Ecco allora il momento della presentazione della squadra e con alcuni giocatori che sono intervenuti dicendo la loro in vista della prossima stagione. Tra questi c'erano Francesco Stillitano e Michele Raso. Di seguito le parole del portiere: «Al direttore Varrà non potevo dire di noi e se sono sceso categoria è solo perché credo in questo progetto e mi fido del nostro direttore». Sulla stessa lunghezza d'onda anche Raso: «Con il direttore Varrà c'è un legame forte e duraturo. Ricordo quando ero bambino e lui veniva a vedermi ogni giorno, sedendosi in un angolo, poi quando gli allenamenti finivano andava via». Tra i volti più rappresentativi anche Francesco Velletri, già scalpitante per l'avvio di questa stagione dopo un'annata, quella passata, non proprio fortunata: «Arrivo da una stagione difficile a causa di infortuni vari, ma proprio per questo ho tanta voglia di rivalsa e di rifarmi. Non vedo l'ora di scendere in campo e cercare di raggiungere gli obiettivi prefissati». Ci sarà anche l'esperienza di Alessandro Dascoli a dare man forte: «Se ho scelto di venire qui c'è un motivo, ed è quello di un progetto serio e ambizioso. Con il direttore Varrà ci sentivamo spesso negli anni scorsi ma non c'è stata mai l'occasione di poter lavorare insieme. Adesso però si è finalmente materializzata la cosa e, avendo avuto modo di lavorare anche con Natino, so cosa chiede il direttore e cercheremo di fare del nostro meglio». Chiaro e conciso anche mister Ferraro: «Bisogna innanzitutto anteporre l'io al noi. Io abito a pochi chilometri da Rosarno e ricordo quando venivo per vedere le partite di Serie D. Qui c'è una storia calcistica importante e dobbiamo fare in modo di riportarla il prima possibile».
Il ds Varrà e il presidente Primerano
Proprio il direttore Mimmo Varrà, che torna nella sua Rosarno dopo le precedenti tre volte e dopo averla portata tutte e tre le volte in Serie D, detta la via (da menzionare i continui cori della Curva della Virtus Rosarno, presente tra le gradinate dell'anfiteatro): «Ho formato una squadra di grandi giocatori, ma non dobbiamo pensare questo, altrimenti non andiamo da nessuna parte. Rosarno ha una sua storia calcistica e noi dobbiamo cercare di rinnovarla. C'è un progetto in corso e, innanzitutto, l'auspicio è quello di andare in Eccellenza e poi, successivamente, lavorare per ritornare in Serie D. Pretendo però il massimo impegno, perché se i giocatori sono venuti qui lo hanno fatto perché vogliono vincere e non per farsi la passeggiata. Devo però ringraziare il dirigente Giuseppe Tutino perché è il vero motore di tutto questo. Si sta spendendo per la squadra in una maniera incredibile e per questo è una figura silenziosa ma fondamentale e indispensabile». Chiude la serata l'intervento del presidente Francesco Primerano, il quale ribadisce l'impegno non solo nello sport ma anche nel sociale, come dimostra l'imminente concerto di Fabrizio Moro, il prossimo 30 agosto, proprio all'anfiteatro di Rosarno: «Quanto alla squadra, noi abbiamo chiamato un direttore che è Mimmo Varrà e lui l'ha costruita. Siamo consapevoli di aver affidato la costruzione della rosa ad un'istituzione del calcio calabrese. Cercheremo di impegnarci anche per il sociale e per la valorizzazione del territorio, intanto il concerto di Fabrizio Moro è un grande passo».