Dura circa mezz'ora il big match della settima giornata del campionato di Promozione B tra Stilomonasterace e Virtus Rosarno e valido, appunto, per i vertici della classifica tra due squadre destinate a sgomitare per i primi posti fino alla fine. Era infatti il trentesimo minuti, e con il parziale fermo sullo 0-0, quando il direttore di gara ha deciso di sospendere in via definitiva la partita.

La motivazione non è ancora totalmente chiara ma sembrerebbe che sia stata scaturita a seguito di alcune decisioni arbitrali e, soprattutto, dopo l'espulsione per reazione del difensore della squadra locale, Maxi Ghergo. Dopo le proteste e i tentativi di dialogo dei giocatori dello Stilomonasterace con l'arbitro, lo stesso ha scelto la sospensione per mancanza di condizioni. Si attende adesso l'esito del referto e la conseguente decisione della Lega in merito al destino della supersfida. 

Il pensiero del ds Varrà

A ricostruire a faccenda è il direttore sportivo della Virtus Rosarno Mimmo Varrà, intervenuto ai nostri microfoni: «Premetto innanzitutto che queste cose non mi piacciono e non devono vedersi nei rettangoli di gioco. Appena sono iniziate le proteste, i giocatori della Virtus Rosarno si sono subito allontanati dall'arbitro a circa trenta metri, come si può notare dalle immagini. Al contrario, quelli vicini all'arbitro erano i giocatori dello Stilomonasterace. A un certo punto si sentono i tre fischi che sospendono effettivamente la partita ma, ripeto, a protestare non era nessuno dei nostri giocatori. Sicuramente non sono cose che fanno piacere ma dei fatti ne parleremo nelle sedi opportune dal momento che non è competenza mia farlo, bensì del referto arbitrale. L'unica cosa che mi dà fastidio è che, per questi episodi, si rischia di deteriorare il rapporto, che va oltre il calcio, con i dirigenti dello Stilomonasterace e questo non lo voglio. Quanto all'accaduto, ognuno deve rimanere nel proprio ruolo e nessuno può sostituirsi al referto».