«Non volevamo assolutamente punire il gesto del minuto di silenzio a Silvio Longobucco, che per lo sport calabrese e nazionale è stata una colonna, né mancare di rispetto alle squadre che lo hanno osservato, ma il provvedimento disciplinare è un fatto necessario». Sono le parole di Antonio Ferrazzo, vicepresidente vicario della federazione regionale calabese della Lega Nazionale Dilettanti, che chiede di chiarire la vicenda delle due squadre di calcio dilettantistiche multate per il raccoglimento sul campo di calcio di Verbicaro all'indomani della scomparsa dell'ex calciatore di Juventus, Cagliari e Cosenza. «Prima di osservare il minuto di silenzio - precisa -, le squadre devono preventivamente chiedere autorizzazione, specificando ogni cosa, nomi e cognomi, è una regola ferrea».

Lo scandalo del 2004

Ferrazzo spiega i motivi per i quali non è consentita nessuna deroga: «È per evitare che in futuro accadano episodi simili a quello che in passato ci ha fatto vergognare». Il riferimento, con tutta probabilità, è a un episodio del 2004, quando, poco prima del match Strongoli-Isola Capo Rizzuto, i calciatori in campo, senza alcuna autorizzazione, si fermarono osservando il silenzio per commemorare un presunto boss ucciso qualche ora prima a colpi di bazooka. Lo scandalo fece il giro del mondo.

La mancata autorizzazione

«Non vogliamo fare alcuna polemica - continua Ferrazzo -, ma se le squadre ci avessero chiesto l'autorizzazione per Silvio Longobucco, l'avremmo concessa immediatamente». Il Real Verbicaro e il Nuova Grisolia Calcio, si erano ritrovati allo stadio meno di ventiquattro ore dopo la scomparsa dell'ex calciatore e non avevano avuto modo di avanzare la richiesta. Così, pensando di non fare nulla di sbagliato, avevano deciso di osservare il minuto di silenzio subito dopo il calcio di inizio, e non prima, assumendosi ogni responsabilità. L'arbitro non ha potuto fare a meno di annotarlo e comunicarlo successivamente alla Lega Dilettanti della Calabria, come impone la prassi. Quattro giorni dopo le due squadre si sono viste recapitare una multa da cinquanta euro. «Un cifra irrisoria - aveva detto ieri a LaC News24 il calciatore Giuseppe Bellusci - ma che ci è sembrata una mancanza di rispetto».

Il ricordo di Longobucco

Ferrazzo ribadisce che la regola è necessaria, non si può correre il rischio di iniziative contrarie ai valori dello sport. Ma l'obiettivo della sanzione al Real Verbicaro e al Nuova Grisolia Calcio non era quello di punire la commemorazione di Longobucco. «Anzi - dice ancora -, stiamo facendo il possibile per ricordarlo». Il vicepresidente vicario ed il presidente del Cosenza Calcio, Eugenio Guarascio, hanno assistito commossi alle esequie dell'ex calciatore, morto nella sua Scalea a 71 anni lo scorso 2 aprile. Lo hanno ricordato anche domenica scorsa. Durante la partita Cosenza - Monza, giocata sul campo bruzio, Ferrazzo e Guarascio hanno donato ai famigliari dell'ex difensore una maglia commemorativa rossublu. «Questa Calabria che ha amato tanto e che gli ha dato i natali - aveva detto Ferrazzo il giorno dei funerali - è tutta con lui».