Il bronzo nel taekwondo dell’atleta catanzarese è il coronamento di una carriera fatta di successi: «Sono sempre stato ambizioso, anche nei momenti più difficili. Il sostegno che ricevo dalla mia regione mi spinge ad andare avanti»
Tutti gli articoli di Sport
PHOTO
Tra i calabresi protagonisti nel 2024 c’è anche chi ha dato lustro allo sport italiano: parliamo di Simone Alessio. Il giovane atleta di Sellia Marina, nel mese di agosto, durante le Olimpiadi di Parigi, ha infatti conquistato la medaglia di bronzo nella categoria -80 kg del taekwondo, portando l’Italia sul podio per la prima volta in questa disciplina.
Il percorso di Alessio verso il bronzo olimpico non è stato privo di sfide. Ripescato dopo i quarti di finale, l’atleta calabrese ha mostrato una straordinaria determinazione, sconfiggendo lo statunitense CJ Nickolas nella finale per il terzo posto. Questo successo ha rappresentato un traguardo senza precedenti per il taekwondo italiano, specialmente in un’edizione dei Giochi segnata dall’assenza del compagno Vito Dell’Aquila, fermato da un infortunio.
Simone Alessio è nato a Livorno, ma si è trasferito a Sellia Marina a soli tre anni. La passione per il taekwondo nasce grazie al padre Salvatore, ex praticante della disciplina, e si concretizza a quattro anni, quando Simone sceglie il taekwondo invece del calcio, lo sport più praticato in Italia. «Nel mio paesino c’erano poche opzioni, ma quella scelta ha dato una direzione alla mia vita», racconta Alessio in un’intervista rilasciata al nostro network.
La Calabria, seppur con le sue difficoltà logistiche e strutturali, ha dato il via al percorso di Alessio nel taekwondo. Grazie all’impegno dei Maestri locali, che hanno trovato soluzioni per superare le carenze strutturali, Simone ha avuto l’opportunità di allenarsi e gareggiare, partecipando alla sua prima competizione interregionale in Puglia, dove vinse quattro incontri. «Ricordo ancora l’emozione di quella gara, è stata una delle esperienze che mi ha spinto a continuare», confida.
La carriera di Simone Alessio è stata un crescendo di successi. Dal primo titolo mondiale nel 2019 a Manchester, che lo ha consacrato come il primo taekwondoka italiano a vincere un oro iridato, fino ai trionfi europei e alla conquista del titolo mondiale nella categoria -80 kg a Baku nel 2023, l’atleta catanzarese ha dimostrato una costante crescita sia tecnica che mentale.
In un’intervista rilasciata a LaC prima delle Olimpiadi, Alessio ha riflettuto sul suo percorso: «Sono sempre stato molto ambizioso, anche nei momenti difficili. Non mi aspettavo tutto questo successo, ma oggi sono soddisfatto della strada fatta e ancora più ambizioso per il futuro».
Oltre ai successi sportivi, Simone Alessio è un convinto ambasciatore del taekwondo. «Questo sport insegna il rispetto delle regole, la resilienza e aiuta a superare l’ansia, una problematica sempre più comune tra i giovani», spiega. Rivolgendosi alle famiglie inviata considerare questa disciplina per i più piccoli: «Non è uno sport violento – dice l’atleta ai nostri microfoni –, ma uno strumento per crescere e affrontare le difficoltà della vita. Tutti i genitori dovrebbero far praticare il taekwondo ai proprio figli».
Nonostante i suoi numerosi successi internazionali, Alessio non ha mai dimenticato le sue radici. «Il sostegno che ricevo dalla Calabria, in particolare da Sellia Marina, è una delle motivazioni che mi spinge a dare il massimo». Appassionato di calcio, è tifoso della Roma e del Catanzaro, squadre che segue con entusiasmo. «Quando torno in Calabria – dice Alessio – , avverto il calore e la passione dei tifosi catanzaresi. Questo legame con la mia terra mi riempie di orgoglio».