L'atleta di Sellia Marina, che parteciperà alle Olimpiadi di Parigi 2024, non nasconde le proprie ambizioni. E sulla Calabria: «È bello sapere che dove sono cresciuto mi riconoscono in una maniera positiva»
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La Calabria dello sport da qualche anno gioisce per i trionfi di Simone Alessio, taekwondoka 24enne cresciuto a Sellia Marina, due volte campione del Mondo (il primo italiano a conquistare il titolo iridiato) e che nella sua bacheca ha anche un Europeo, oltre a tante altre medaglia arrivate dai Grand Prix e da vari tornei "minori". L'atleta, nato a Livorno, ma cresciuto in provincia di Catanzaro, nelle scorse settimane ha anche conquistato il primo posto nel ranking Mondiale e olimpico di Taekwondo e il prossimo mese di luglio farà parte della spedizione azzurra alle Olimpiadi di Parigi.
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Insomma, nonostante la giovane età, Alessio può vantare già una carriera di tutto rispetto. «Sono sempre stato molto ambizioso, anche quando pensavo di mollare questa disciplina - dice il taekwondoka al nostro network - ma sicuramente non mi aspettavo tutto questo successo. Il mio primo mondiale nel 2019, ad esempio, è venuto anche un po' a caso, all'epoca avevo tanta passione ma non di certo la mentalità che ho ora. Sinceramente - continua - sono soddisfatto della strada che ho fatto finora e ambizioso per il futuro».
Il percorso in ascesa di Alessio in questa disciplina prende il via proprio dalla Calabria: «All'età di 4 anni, nel mio paesino di Sellia Marina, potendo scegliere solo tra Taekwondo e calcio, scelsi il primo. Ciò mi permise di costruirmi un obiettivo e, dopo tanti anni, sto lavorando per raggiungere traguardi sempre più importanti».
Un cammino finora ricco di soddisfazioni, durante il quale non sono mancate certamente le difficoltà. Decidere di praticare questo sport - considerato minore - non è una scelta facile, soprattutto quando si vive in una regione dove, per gli amanti del taekwondo e delle arti marziali in generale, non mancano le carenze strutturali e le difficoltà logistiche: «Il taekwondo in realtà è uno sport molto facile da praticare - ci dice il campione di Sellia Marina -, basta che ci sia una palestra a disposizione e un tappetino. Le carenze in Calabria sicuramente ci sono - afferma Simone Alessio - soprattutto nell'organizzazione di eventi, campionati o tornei di un certo spessore, ma devo dire che i Maestri calabresi hanno sempre avuto voglia e sono riusciti, nonostante le difficoltà, a realizzare una palestra ove possibile, anche affidandosi alle strutture di proprietà della scuole. In questo modo non sono mancati appuntamenti importanti per questa disciplina». Nel mio caso devo dire che «non è stato tanto difficile iniziare, ho avuto la possibilità di fare tanti allenamenti collegiali tra le varie palestre e grazie alla perseveranza dei Maestri siamo riusciti anche a superare le varie difficoltà logistiche. La mia prima gara? Un interregionale in Puglia, dove vinsi ben 4 incontri e ricordo ancora l'emozione finale».
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Il calcio è sicuramente lo sport più praticato in Italia, ma da testimonial del taekwondo Simone Alessio si rivolge a chi ha deciso di intraprendere il suo stesso percorso nella disciplina da combattimento a contatto pieno: «Il consiglio è di farlo per passione e affidarsi a questo sport perché insegna tanto - afferma Alessio -, sia ai bambini che agli adolescenti. Questa è una disciplina in cui si impara il rispetto delle regole ma anche a superare le difficoltà ed a tirare fuori il carattere».
Simone Alessio non fa poi mancare un invito alle famiglie: «Tutti i genitori dovrebbero far praticare il taekwondo ai proprio figli - dice -, questo non è uno sport violento cosi come forse alcuni pensano, ma aiuta anzi a superare tante difficoltà e ad affrontare tanti problemi, come ad esempio quelli sempre più attuali legati all'ansia, una problematica che attanaglia in modo particolare le nuove generazioni. In questo sport quando hai di fronte l'avversario l'ansia la devi combattere e il taekwondo ti insegna appunto tanto sotto questo punto di vista».
Il taekwondoka nel dicembre del 2019 e entrato a far parte del Gruppo Sportivo dei Vigili del Fuoco Fiamme Rosse, coronando così il sogno di diventare un professionista di questo sport e, come ben noto, difenderà i colori italiani alla prossima edizione dei Giochi Olimpici in Francia: «Alle Olimpiadi gli stimoli non vanno neanche ricercati - ci dice l'atleta - soltanto l'idea di aver ottenuto la qualificazione subito mi gasa da morire e mi da lo stimolo di allenarmi al massimo. L'obiettivo principale è quello di vincere e fare il meglio possibile - dice senza giri di parole Alessio -. Posso sembrare arrogante ma posso dire che se farò quello di cui sono capace posso vincere e uscire dal quadrato soddisfatto».
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Oltre agli studi in Scienze Motorie la vita privata di Simone Alessio è fatta comunque anche dalla passione per il calcio e per due squadre con i colori sociali giallorossi: «Tifo Roma che è la squadra della città che da anni mi ha accolto - ci confida Alessio - ma è ovvio che non posso far mancare il mio sostegno anche al Catanzaro: spesso guardo le partite delle Aquile ed ho anche comprato la maglietta ufficiale. Mi fa molto piacere per l'ambiente positivo che si è creato attorno alla squadra - dice - e quando torno in Calabria avverto chiaramente questo entusiasmo tra i tifosi catanzaresi».
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Se calcisticamente parlando Simone Alessio fa il tifo per il Catanzaro, il legame verso la regione è globale, così come testimonia al nostro network lo stesso taekwondoka: «In Calabria ed a Sellia Marina tanti fanno il tifo per me - dice - ciò mi riempie veramente di orgoglio. Sento tutti i calabresi sempre molto vicini, so che mi seguono e non posso fare altro che ringraziarli. È sempre bello sapere che dove sei cresciuto ti riconoscono in una maniera positiva».