Un fulmine a ciel sereno? Forse. O forse no. Le dimissioni di Salvatore Campilongo dovute a motivi familiari dividono i pareri e soprattutto i tifosi.

 

L'estate nera della Vibonese

Qualcuno se lo aspettava. Del resto, La mancata riammissione tra i professionisti non aveva fatto presagire nulla di positivo già in estate. Poi la condanna definitiva: la Serie D. Ma la voglia di andare comunque avanti con la Vibonese, nonostante tutto, sempre a fianco della società, anche nei momenti più difficili. Senza mai nascondere però quanto fosse stretta la categoria dei dilettanti.

E quella conferenza stampa convocata di urgenza qualche settimana fa, poi rimandata, aveva forse insospettito i più.

 

 L'arrivo di Campilongo a Vibo

Del resto Campilongo approdava a Vibo Valentia l’8 gennaio scorso, prendendo il posto di Massimo Costantino, esonerato durante la pausa invernale, per risollevare le sorti dei rossoblù condannati all’ultimo posto. Lui che aveva deciso di rimettersi in gioco riprendendosi la categoria che più gli apparteneva. Tutto il resto è storia.

Campilongo e la Vibonese, si separano a malincuore.

Il trainer campano ringrazia la società, scusandosi per non aver raggiunto l’obiettivo.
La dirigenza prende atto della scelta del tecnico ringraziandolo per quanto fatto alla guida della Vibonese.

Ora a tenere l’intera città col fiato sospeso è quel posto vacante da riempire e il prima possibile.