Il percorso di San Luca e Locri in Serie D ha portato le due squadre, al termine della stagione regolare, a un bivio chiamato play out. Uno spareggio fratricida tra formazioni della Locride che si giocherà domenica, ore 16:00, allo stadio Corrado Alvaro di San Luca, ma senza tifosi. La partita infatti sarà disputata a porte chiuse a seguito della decisione della giustizia sportiva che ha punito la società giallorossa per alcuni episodi verificatisi durante e dopo la partita che ha visto il San Luca ospitare il Real Casalnuovo. 

Giallorossi e amaranto arrivano al match da dentro o fuori dopo un campionato complicato, fatto di alti e bassi per entrambe. Una prima parte di stagione decisamente instabile per il San Luca ha visto succedersi tre allenatori: Baratto, Iannì e da ultimo Renato Mancini. Il tecnico di Nocera Terinese ha ridato entusiasmo all’ambiente ma non è riuscito nell’impresa di regalare un salvezza tranquilla ai giallorossi che, già dopo qualche mese dall'avvio della stagione, vedevano il loro percorso in buona parte compromesso, anche per la problematica stadio. Il Corrado Alvaro, infatti, da inizio stagione e fino a gennaio 2024 non è stato disponibile, costringendo i giallorossi ad allenarsi e disputare ogni match fuori casa.

Discontinua è stata anche la stagione del Locri, con Maurizio Panarello alla guida di una formazione allestita in poco tempo, in maniera tardiva e con un budget risicato. Non sono mancate le note positive, anche in termini di gioco espresso, ma sono stati troppi i passi falsi che hanno infine relegato gli amaranto al terzultimo posto con 28 punti, uno in meno del San Luca che, considerata la migliore posizione in classifica al termine del campionato, avrà la possibilità di salvarsi anche qualora, al termine dei 90 minuti e degli eventuali tempi supplementari, dovesse persistere un pareggio. 

Una partita, quella di domenica a San Luca, dal sapore particolare anche per via dei tanti ex in campo, a cominciare dai tecnici Mancini e Panarello e proseguendo con i gemelli Aquino, Romero, Ficara, Iannì, Mazzone, Leveque e Pipicella. È tutto pronto allora per il derby playout, 90 minuti o qualcosa in più per provare a riscattare un’intera stagione.