La risposta del patron amaranto dopo le dimissioni del tecnico: «Non c'è mai stata alcuna interferenza nei convocati. Ha abbandonato la squadra un'ora prima della partenza»
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Il presidente del Locri Cesare Polifroni
Mister Domenico Zito ha rassegnato le proprie dimissioni dalla panchina del Locri dopo la pesante sconfitta contro la capolista Siracusa per 7-0 nel ventiquattresimo turno del campionato di Serie D (girone I). All'indomani delle stesse, inoltre, il tecnico Zito aveva anche spiegato i motivi, dichiarando il fatto che al presidente Cesare Polifroni non andavano bene i convocati della domenica e alludendo a qualche preferenza.
La replica del patron Polifroni
A queste dichiarazioni ha voluto replicare lo stesso presidente Polifroni: «Voglio fare chiarezza al seguito di evitare speculazioni e fraintendimenti che rischiano di danneggiare la mia persona e, di riflesso, il lavoro e l’impegno di chi ha davvero a cuore il Locri. Fino a oggi ho preferito mantenere il silenzio per non alimentare polemiche inutili, consapevole che l’unico obiettivo debba essere la partita contro il Pompei e la salvezza. Tuttavia, quando vengono messe in discussione la mia integrità e il mio operato, non posso rimanere indifferente». Ecco allora la sua posizione: «L’ex allenatore Domenico Zito ha parlato di presunte pressioni o indicazioni sui convocati come motivazione delle sue dimissioni. Voglio ribadire con assoluta fermezza che queste affermazioni sono totalmente prive di fondamento. Non c’è mai stata alcuna interferenza da parte mia nelle scelte tecniche dell’allenatore, né in questa stagione né in passato. La gestione della squadra è sempre stata rispettosa delle regole e delle decisioni dello staff tecnico, senza alcun tipo di condizionamento esterno».
E ancora: «Se il mio intervento può essere stato interpretato come un’ingerenza, allora è giusto chiarire che il mio unico intento è stato quello di tutelare la giustizia, la correttezza e il rispetto dello spogliatoio. In occasione della trasferta a Siracusa, ho semplicemente ritenuto giusto sottolineare l’importanza di dare spazio a quei giocatori che hanno lottato fin dall’inizio della stagione con impegno e sacrificio. Trovo inaccettabile che il riconoscimento del loro lavoro venga strumentalizzato o trasformato in un pretesto per attaccare me e l’ambiente Locri».
C’era già l’intenzione di lasciare
Il patron del Cavallo Alato però non si ferma: «Le dichiarazioni di Zito, oltre a essere infondate, sono piene di contraddizioni. Non permetterò che interessi personali o dinamiche estranee al bene della squadra possano minare la mia credibilità e il mio operato. Inoltre, mi preme ricordare che lo stesso Zito aveva già manifestato più volte l’intenzione di dimettersi e che ha abbandonato la squadra in un momento cruciale, a un’ora dalla partenza per una trasferta fondamentale. Detto questo, ribadisco con forza che il mio unico pensiero è rivolto alla partita di domenica contro il Pompei. Il Locri ha bisogno di unità, concentrazione e compattezza. Il nostro obiettivo è la salvezza, non le polemiche. Infine, voglio chiarire che mi tutelerò in ogni sede opportuna contro queste affermazioni lesive della mia persona. Saranno avviate tutte le azioni legali necessarie affinché venga fatta piena luce su questa vicenda e affinché la mia immagine e la mia integrità vengano rispettate».