“Sotto a chi tocca” sembra parafrasare il Locri dalle immagini di una serata natalizia che sembrava non arrivare mai. Sono stati mesi lunghi e altalenanti per la società di Cesare Polifroni. Un anno fa circa entrava nel circuito amaranto, poi ne acquisiva la presidenza all’inizio della nuova stagione mentre le attività socio sportive diventavano sempre più numerose, tanto da far sembrare che siano trascorsi degli anni. Invece il Locri è appena alla terza era stagionale, giusto per non farsi mancare nulla.

È l’era Zito, il bravo e calmo mister Domenico che aggiusta prima tutto con il sorriso e poi con i fatti. Quelli visti finora sono stati una gara, ben giocata davanti agli occhi del pubblico casalingo, e poi una settimana di lavoro intensa sotto tutti gli aspetti. Il lato mentale dovrebbe essere quello che ne ha guadagnato di più, perché il Locri di Rigitano era già abituato a correre, quello di Caridi a cimentarsi nelle situazioni individuali, quindi adesso toccava costruire una personalità.

L’idea di Zito di lavorare sulle fasi di non possesso e di rendere gli Under figure chiave dell’assetto tattico non è di poca entità. È un lavoro che di volta in volta entra nell’ingranaggio, già strutturato a sua volta da abitudini singole e poi di gruppo, storie e trascorsi diversi che approdano in una categoria che sa di professionismo. Il campionato di serie D galvanizza una realtà cerebrale come quella di mister Zito, il quale ha sempre prediletto contesti in cui ci sono obiettivi da perseguire e problem solving su cui applicarsi. Se poi ci sono i giovani è meglio, dovrebbero essere menti da forgiare sull’onda di un processo in evoluzione.

Detto questo il Locri sarà impegnato in trasferta ad Acireale, terra di calcio e di trascorsi importanti. In un momento di acquisti l’Acireale si congeda da Marcianò e Loukaris Kapnidis con rescissione consensuale di contratto. Ci sono anche gli ingressi, come il giovane Chatzinikolaou (2006), ex Castrovillari e San Luca. Caratterialmente è una formazione decisa a recuperare i suoi ultimi, insoddisfacenti trascorsi. In piena zona play out, sotto Ragusa e Sancataldese, proprio non ci si ritrova.

Mister Chianese ha anticipato una formazione capace di dimostrare che l’Acireale non è quello della classifica, che la società e la città meritano una risposta più autorevole e per questo la squadra sta lavorando duramente per risalire la china. In casa nessun pareggio finora per l’Acireale, già caduto quattro volte mettendo a segno dieci reti ma subendone altrettante al Tupparello, dove fischierà Castelli di Ascoli Piceno.