Gli amaranto battezzano con tre punti l’era Zito. Il Locri batte l’Enna di Pagana ma il tecnico siculo opziona gli episodi che hanno deciso la gara. «Non abbiamo avuto alcuna difficoltà, abbiamo fatto la partita e siamo usciti tra gli applausi del pubblico locale. Il primo gol era viziato da posizione irregolare.»I gialloverdi lasciano il Macrì immeritevoli di un risultato troppo rotondo per poter rappresentare la bella prestazione messa in atto. Il Locri invece ha fatto di necessità virtù, con Zito pronto a ritoccare l’undici anche dopo 26’ di gioco, per poi affrontare l’ultima mezz’ora di gara con guardinga girandola di sostituzioni per dare respiro ai reparti di gioco.

La partita non ha mai perso vivacità e obiettivi. «Non sempre una squadra interpreta bene il nuovo sistema di gioco, soprattutto quando si fanno diversi spostamenti, invece i nostri ragazzi sono stati abili e lo hanno fatto al cospetto di un avversario forte», ha commentato Zito. Pimpante l’Enna che ha giocato con l’idea della fuga repentina, mentre il Locri rispondeva di pennellate-cross in area. Barile e Bamba non erano gli estremi offensivi della squadra siciliana; eppure, si sono fatti vedere spesso in area.

Andiamo per ordine, con l’Enna a mostrare subito il proprio bigliettino da visita in zona Donini. Il portiere del Locri esce con sicurezza e rilancia i suoi. Al 10’ e al 12’ Pelle si fa avanti prima palla al piede sulla fascia, poi al centro per svettare e colpire di testa. Al 13’ e al 22’ gli uomini di Pagana rispondono con Barile e, sempre lui, colpisce in entrambi i casi il palo. Il Locri non perde la concentrazione, Zito opera cambio e spostamento nello scacchiere. La sua squadra guadagna controllo della palla, lo sottrae agli avversari che comunque non si arginano neanche al 28’, quando Leveque si accontenta di colpire al volo da fuori area e mandare la palla a stamparsi sulla traversa. Quindi in quella che la Chiesa definisce «la giornata della gioia» va in scena la gara dei legni.

Pali e traverse non condizionano l’entusiasmo perché l’appuntamento con il gol è solo rimandato al 34’ della prima frazione. Leveque manda a rete la palla suggerita da Ficara e inventata da Simonetta, un triangolo d’intesa senza sbavature per un vantaggio che esalta il Locri prima di tornare negli spogliatoi. Nell’unico minuto di recupero Ficara ha anche il tempo di disegnare una bella parabola morbida ma non inquadra lo specchio. Nel frangente di riposo Pagana riordina i suoi e lo si riconosce dal nuovo assalto siculo. Donini si esibisce in uscita, così come al 7’ in copertura del cono visivo che Rotella possiede nei confronti della porta. Il diagonale è buono ma finisce sul fondo. Al 12’ tocca a Pelle ma Simeoli non si fa scavalcare. Non sono tante le conclusioni degne di nota ma è di quantità, magari, il lavoro svolto dai reparti e tra di essi. L’ultimo quarto d’ora è di alta gestione per il Locri, di nuove incursioni per i siciliani che trovano in Kalombola il coraggio di sorprendere con una discesa dalle retrovie sino al fondo. Donini, in tuffo, sventa un assist pericoloso. La risposta di Reis, ai fini soprattutto del risultato, è più concreta e con la sua azione personale si impegna a saltare gli ultimi due uomini e assicurare il 2-0 casalingo. Batista lo emula nel recupero ma Donini si supera con un guizzo e stoppa il tiro ravvicinato.

Il tabellino

LOCRI – ENNA 2-0

LOCRI (4-3-3): Donini; Scarfiello, Aquino D. (33’ st Pipicella A.), Yakubiv, Larosa; Simonetta, Aprile (26’ pt Santella), Leveque (43’ st Mazza); Ficara (19’ st Aquino V.), Reis, Pelle (29’ st Zucco). In panchina: Lauritano, Morrone, Chiricosta, Gualtieri. Allenatore: Zito.

ENNA (4-1-3-2): Simeoli; Amenta (37’ st Timmoneri), Espasa, Demoleon, Kalombola; Moreso; Rotella (16’ st Cristiano), Barile (27’ st Cardore), De Souza (37’ st Dagata); Nardella (16’ st Batista), Bamba. In panchina: Ruffolo, Lucca, Guadalupo, Longhi. Allenatore: Pagana

ARBITRO: Palmisano di Saronno (Darwish di Milano e Prestini di Pavia)

MARCATORI: 34’ pt Leveque, 46’ st Reis.

NOTE: terreno in buone condizioni e giornata umida. Spettatori cinquecento circa. Ammoniti: Aprile, Yakubiv e in panchina il presidente Cesare Polifroni. Angoli: 2 - 6. Recupero: 1’- 6’.