La classifica del girone I, oggi, penalizza la squadra reggina. Ma alcuni fattori dentro e fuori dal campo giocheranno un ruolo fondamentale nella complicata corsa alla salvezza
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Terzultimo posto in classifica, 11 punti totali e 7 di distanza dal Portici, che staziona appena fuori la zona playout. Questa è la fotografia dell’attuale situazione del San Luca nel girone I del campionato di Serie D al termine del girone d’andata. Non delle migliori si potrebbe dire, a ragione. Ma il calcio, si sa, è capace di tenere con il fiato sospeso anche i più razionali dei suoi appassionati, regalando emozioni insperate, ribaltoni e straordinarie rimonte, nei 90 minuti o nel corso di un'intera stagione. È l’augurio che il club giallorosso della Locride esprime per il nuovo anno, ben consapevole di quanto fatto finora ma al tempo stesso speranzoso per tutta una serie di fattori che potrebbero essere determinanti per l'obiettivo salvezza.
Ritrovato entusiasmo
L’ultima partita di questo girone d’andata il San Luca l’ha disputata a Roccella contro il Canicattì. Le due squadre arrivate sul terreno di gioco del “Ninetto Muscolo” vedono nella salvezza il principale obiettivo, con i siciliani avanti di dieci punti in classifica sulla formazione calabrese prima della sfida. Un match nervoso nella prima frazione e con numerosi falli si è poi indirizzato, nella ripresa, a favore della formazione di Renato Mancini grazie alle reti di Pezzati e Diarra. Una vittoria importante (la seconda in campionato) che riduce il gap in classifica ma, soprattutto, che porta tra i giallorossi un entusiasmo che sembrava perduto.
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L’arrivo di Mancini
Tra i fattori da considerare nella corsa salvezza ce n’è uno che ha un nome e un cognome: Renato Mancini. Il tecnico di Nocera Terinese, con un palmares di tutto rispetto alla guida dei dilettanti, siede sulla panchina del San Luca da poche settimane dopo l’esonero di Iannì. La prima gara sanluchese di Mancini è la sfida interna disputata contro l’Akragas l’11 dicembre, già in quell’occasione la formazione giallorossa ha dato segnali di vitalità in un match terminato sullo 0-0 ma con i calabresi che hanno sfiorato la vittoria in più occasioni. Un pareggio replicato nella partita successiva con i campani del Real Casalnuovo, sfida difficile contro un’avversaria che occupa le zone alte della classifica e che è stato efficacemente contrastato dal San Luca. I tre punti, come detto, arrivano nella partita successiva contro il Canicattì, premiando gli sforzi degli uomini di Mancini e rilanciando ambiente e ambizioni.
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Un nuovo gruppo dirigenziale
Ambizione è la parola chiave per il nuovo gruppo dirigenziale che, a inizio mese, ha fatto il suo ingresso nell’A.S.D. San Luca ridisegnando l’organigramma le cui cariche, nelle precedenti settimane, erano state totalmente azzerate dal presidente Francesco Giampaolo il quale condivide adesso il ruolo di presidente con il reggino Filippo Martino. Il nuovo presidente, con una nota stampa si è presentato quindi ai tifosi: «Ho intrapreso questo nuovo percorso con convinzione e determinazione. Stiamo lavorando per rafforzare la squadra, qualche calciatore è arrivato e diversi altri ne arriveranno. Abbiamo scelto uno staff dirigenziale all’avanguardia; ringrazio tutti i componenti per il lavoro incessante che stanno portando avanti». E proprio sulle sue ambizioni ha aggiunto: «L'obiettivo di quest’anno non può che essere la salvezza, ma per i prossimi anni ho forti ambizioni e farò di tutto per riportare il nome di Reggio Calabria e della sua Provincia ai massimi livelli nel panorama calcistico nazionale».
La questione stadio
«Un conto è disputare le partite interne nel proprio stadio, davanti al proprio pubblico, un altro è doversi spostare ogni volta nei paesi limitrofi. Certamente ha un peso e delle ripercussioni anche sui risultati in campo della squadra». Così il presidente del San Luca Francesco Giampaolo commentava a metà Novembre la questione legata allo stadio comunale “Corrado Alvaro” che, dopo la prima partita stagionale, ha chiuso i suoi cancelli a seguito del sequestro dei servizi igienici in quanto gli scarichi fognari e le acque reflue finivano direttamente nella vicina fiumara causando un importante danno ambientale. Una situazione che ha avuto ripercussioni anche sul club che si è visto costretto a ritirare la formazione Juniores dal suo campionato a causa delle insuperabili difficoltà logistiche.
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Ripristinata la normalità, con i lavori realizzati dall’amministrazione comunale nel rispetto dell’ambiente, è arrivato anche il dissequestro dopo 3 mesi di chiusura. La speranza della squadra è adesso quella di poter tornare a giocare nel proprio stadio con la spinta del proprio pubblico, non prima però della concessione della gestione dell’impianto da parte del Comune che avverrà tramite bando di gara. Intanto però, è notizia delle ultime ore che la prossima partita, contro il Locri, il San Luca la giocherà finalmente nel suo stadio grazie ad una convezione per una giornata che la società giallorossa ha stipulato con il Comune di San Luca. Così, il 7 gennaio 2024, il “Corrado Alvaro” riaprirà nuovamente i suoi cancelli alla passione dei tifosi e alla voglia di riscatto di calciatori e società.