Il 91 sulle spalle, come l’anno di nascita, ma l’abilità in campo di un numero 10. Alessandro Ficara, attaccante del San Luca, è sicuramente tra i giocatori più qualitativi della serie D calabrese. In grado di ricoprire tutti i ruoli offensivi predilige giocare esterno destro d’attacco, posizione dalla quale riesce spesso e volentieri ad accentrarsi, rappresentando un pericolo per le difese avversarie, creando superiorità numerica grazie ad una pregevole capacità di dribbling e deliziando compagni e spettatori con un mancino preciso sia nell’ultimo passaggio che nella conclusione a rete. Insomma, un giocatore duttile, estroso, imprevedibile.

Nel corso della sua carriera Ficara ha vestito numerose maglie, giocando tra i professionisti anche in Germania. Tutto però è cominciato dal settore giovanile della Vibonese. «Mi sono cresciuto a Vibo - racconta Alessandro - ho dei bei ricordi. La mia prima partita in Coppa Italia, a sedici anni, è stata un’emozione bellissima. Giocare in Serie C con la Vibonese è stata una grande esperienza e spero un giorno di poter calcare nuovamente i campi di quel campionato, perché è tutto un altro calcio rispetto alla Serie D. Anche l’esperienza in Germania mi ha dato molto, lì credo di essere cresciuto molto, sia calcisticamente che umanamente. Ho avuto anche modo di confrontarmi con squadre che giocavano la Champions League come il Leverkusen o lo Schalke 04. Erano solo delle amichevoli ma giocare con queste squadre ti fa capire davvero cosa significa stare ad alti livelli». 

Dopo la scorsa stagione in cui ha realizzato 11 goal e 7 assist in 33 presenze, in serie D, con con il Locri, quest’anno per Alessandro Ficara è cominciata una nuova sfida nel massimo campionato dilettantistico, ma questa volta con il San Luca, la squadra del suo paese e di cui è anche capitano . «Giocare nel San Luca è prima di tutto giocare con il cuore. È casa mia, significa anche tanta responsabilità perché sono il giocatore con la maggiore esperienza in questa squadra, quindi è normale che tutti pretendano tanto da me. Purtroppo quest’anno non siamo partiti bene ed è una cosa sicuramente non bella, perché ci troviamo in una classifica che una società importante come il San Luca non merita di occupare».

Un avvio di campionato al di sotto delle aspettative vede infatti la squadra giallorossa al terzultimo posto nel girone I dopo la tredicesima giornata, una situazione ulteriormente complicata dall’indisponibilità, da oltre due mesi, dello stadio di casa: il “Corrado Alvaro”.  «Quando ci si trova così giù in classifica mentalmente non è facile da gestire, tutto ti viene chiaramente più difficile, in campo percepisci la tensione di dover fare risultato. Quello però che conta adesso è stare tutti uniti, dobbiamo ricompattarci e pensare al bene del San Luca. Solo insieme possiamo uscire da questa situazione, anche perché con la squadra che abbiamo non meritiamo di occupare quella posizione in classifica».