La Vibonese esce sconfitta per 3-2 dallo stadio Aci e Galatea di Acireale, nel recupero dell'undicesima giornata del campionato di Serie D (Girone I) e spreca l'occasione di riagguantare la vetta della classifica, ora a tre lunghezze di distanza. Partita opaca sotto alcuni aspetti quella dei rossoblù, ma anche sprecona viste le occasioni con Milazzo e Terranova (quest'ultimo autore del primo dei due gol). Seconda sconfitta consecutiva in campionato dunque ma, più di questo, ciò che alla società rossoblù non va giù è quanto successo subito dopo il triplice fischio che è stato caratterizzato, a detta della stessa società vibonese, da alcuni episodi poco sportivo e poco rispettosi da parte di alcuni giocatori e dirigenti dell'Acireale.

La nota della Vibonese

Proprio la Vibonese ha voluto esternare il suo rammarico, la sua amarezza e il suo dissenso attraverso una nota social, a corredo i immagini e video, di quanto è successo: «È giusto riconoscere la vittoria dell’Acireale Calcio, da sportivi accettiamo sempre il verdetto del campo, ci mancherebbe, anche quando è amaro. Tuttavia non possiamo e non vogliamo tacere sul comportamento deplorevole di alcuni rappresentanti della società acese, che hanno superato ogni limite con insulti, offese in tono minaccioso e persino aggressioni fisiche nei confronti del nostro Direttore Sportivo Ettore Meli e di altri nostri tesserati nel corso della gara e a fine partita. Questo è inaccettabile. Questo non è lo sport che amiamo e che vogliamo rappresentare». Insomma, affermazioni sicuramente pesanti e che vanno oltre la semplice rivalità sportiva.