L’ex capitano della Reggina ha diretto il suo primo allenamento: «Rosa da sfoltire». Dal patron Polifroni un appello ai tifosi: «Siate vicini alla squadra»
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«Sono qui con lo spirito giusto, quello di voler far bene e di dare una svolta rispetto alle ultime tre uscite della squadra». Si è subito presentato con la tenuta di campo Ciccio Cozza, nel suo primo giorno da nuovo allenatore del Locri. L’ex capitano della Reggina ha già svolto il suo primo allenamento sul prato del “Macrì” poche ore dopo aver presto il posto dell’esonerato Umberto Scorrano. «Dispiace sempre quando avviene un esonero – ha espresso Cozza in sala stampa -. Conosco chi c’era prima di me ed è una brava persona, ma questo è il calcio».
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Tra le priorità del nuovo allenatore amaranto la valutazione di una rosa che soffre di problemi di abbondanza. «Prima bisogna smaltire un po' il gruppo e vedere chi può far parte del progetto Locri – ha spiegato -. Valuterò uno per uno i calciatori e poi con la società e il direttore decideremo chi può far parte della causa e chi no. Trenta elementi sono tanti, bisogna cercare prima ridurre e poi in caso capire se è necessario portare dentro qualche giocatore che possa dare una mano alla squadra. Conosco la rosa, è un buon gruppo che merita qualcosa in più rispetto a quanto a dato in queste prime cinque partite».
Dopo una partenza sprint, per il Locri sono arrivate tre sconfitte consecutive, costate la panchina all’ex allenatore Scorrano. «È stata una decisione presa a malincuore – ha ammesso il presidente Cesare Polifroni in conferenza stampa – ma in una situazione del genere era quello più facile da sostituire, non potendo cambiare l’intera rosa». Un gruppo che adesso è chiamato ad assumersi le proprie responsabilità. «Quanto accaduto deve essere da stimolo per i giocatori – ha ribadito il patron locrese - Abbiamo fatto grandi sacrifici per ripartire, cercando le massime eccellenze calcistiche calabresi. I calciatori questa maglia devono sudarla». Quindi un appello all’unità rivolto ai tifosi. «La risposta non era quella che ci aspettavamo – ha evidenziato Polifroni – Con 300 persone al campo la serie D non si può mantenere. Siamo un fiore all’occhiello della città e dell’intero territorio, solo remando tutti dalla stessa parte riusciremo ad ottenere i risultati».