Di errori ne sono stati compiuti e questi giorni serviranno anche ad evidenziare cosa ha funzionato e cosa no e anche perché. Sei vittorie su 35 gare giocate rappresentano un bilancio negativo e testimoniano le difficoltà di un’annata tribolata per vari motivi. Ma nel calcio si guarda sempre e soprattutto al risultato finale ed è da questo che bisogna partire, poiché la Vibonese ha raggiunto l’obiettivo della salvezza e lo ha fatto con una giornata di anticipo. Il come sia stato raggiunto questo obiettivo sarà oggetto di analisi approfondite nei giorni a seguire. Questa invece è la settimana delle celebrazioni e dei complimenti per la permanenza in categoria.

Missione compiuta, allora per questa Vibonese targata Pippo Caffo, rimasto solo, la scorsa estate, alla guida del club e travolto, sempre la scorsa estate, da una serie di critiche pesanti, eccessive, con qualcuno che si è spinto anche sul piano personale, facendo passare il patron per uno sprovveduto e finanche un “giocattolo” nelle mani di altri. Invece tutte le decisioni più importanti sono state prese in perfetta autonomia da Pippo Caffo, capace di affrontare e superare una serie enorme di difficoltà, compresa la dura battaglia, personale e di squadra, contro il covid. Numerosi sacrifici anche stavolta, con un peso da portare avanti da solo, per il presidente, e con tante spese da sostenere senza doverle divedere con qualcun altro. Di errori, ovviamente, ne sono stati fatti, ma quel che conta adesso è appunto aver mantenuto il professionismo anche stavolta.

Per il quarto anno consecutivo Vibo Valentia avrà la sua squadra nella terza serie nazionale. Tanta sofferenza, diversi momenti negativi, un cambio di allenatore e una lenta risalita per agganciare quella permanenza in categoria che sembrava ampiamente alla portata dopo l’ottimo inizio di stagione sotto la guida di Galfano. Poi, come si diceva, ci si è messo di mezzo il covid a rendere le cose più complicate e quindi quella mancanza di risultati che ha spinto la società a cambiare tecnico, affidandosi a Roselli. In un’annata già di per sé complicata per l’assenza di pubblico, nella sua prima stagione da amministratore unico della Vibonese, Pippo Caffo è così riuscito a conquistare l’obiettivo della salvezza. In questo è stato fondamentale l’aiuto di tutti i componenti il club rossoblù, a cominciare dal direttore sportivo Gigi Condò, al quale si devono alcune brillanti operazioni di mercato (Marson e Plescia su tutti).

Questo è quindi il momento di godersi la salvezza e di chiudere la stagione con il sorriso. Poi bisognerà programmare per tempo, cercando di soffrire di meno e di vincere qualche partita in più, per ritrovarsi (si spera fortemente) a settembre, in Serie C, con le porte aperte e l’abbraccio di quei tifosi che portano sempre nel cuore la squadra rossoblù. Ed è proprio agli sportivi che ha rivolto un pensiero il presidente Caffo, perché la Vibonese, da sempre, è un momento di condivisione, di gioie e di dolori, di complimenti e di critiche. Tutto fa parte del gioco.